22 AGOSTO 1944 CAGLI (PU)
Il Battaglione San Marco ha liberato Cagli 66 anni fa'
Il Corpo Italiano di Liberazione nacque nel marzo del 1944 su due
insiemi di forze, organizzate in divisioni. La prima divisione venne
creata ex novo fondendo due brigate di fanteria (tra cui il Primo
Raggruppamento Motorizzato) con i relativi supporti; l'altra fu la
Divisione Paracadutisti "Nembo" (184ª), di stanza in Sardegna e
riportata sul territorio nazionale.
Trasferito sul fronte
adriatico alle dipendenze dell'VIII Armata britannica, il C.I.L. iniziò
l'8 giugno l'offensiva che lo porterà a conquistare Fossacesia, Canosa
Sannita, Guardiagrele, Orsogna e Bucchianico da parte degli alpini e
bersaglieri mentre i paracadutisti raggiungevano Chieti e la costa
adriatica.
Nell'estate del '44 il C.I.L. , comandato dal
generale Umberto Utili si distinse nella battaglia per la riconquista di
Ancona combattendo al fianco dell'armata polacca. La divisione
paracadutisti "Nembo", normalmente di stanza in Sardegna, liberò la
cittadina di Filottrano eliminando il caposaldo tedesco e favorendo la
conquista del porto di Ancona da parte degli Alleati. La battaglia di
Filottrano fu un'altra tappa importante della guerra di liberazione
italiana, e vide unità del II Corpo Polacco e il 183º Reggimento
paracadutisti "Nembo", che da lì a poco sarebbe confluito nel gruppo di
combattimento Folgore, contrapposti alla 71. e 278. infanterie-division
tedesche facenti parte della 10. Armee, con il paese di Filottrano punto
di cerniera tra le due divisioni tedesche ed ordine di "tenere Ancona
quanto più a lungo possibile, senza farsi colpire in forma
distruttiva..."[1]. Prologo alla battaglia fu la fucilazione da parte
tedesca di dieci cittadini di Filottrano in risposta ad un non meglio
precisato attacco a colpi d'arma dafuoco ad un autocarro tedesco il 30
giugno[1]. Il giorno dopo il 15º reggimento Ulani di Poznan, avanguardia
della 5ª divisione polacca Kresowa, attaccò l'abitato di S. Biagio
costringendo alla reazione i tedeschi, ma il 2 luglio il loro attacco si
arenò di fronte alle truppe alleate ed in seguito i carristi polacchi
ed i paracadutisti italiani della Nembo appoggiati da guastatori
proseguirono il tentativo di sfondamento in direzione di Ancona[1]. Nei
giorni successivi e fino al 7 luglio, il paese e le zone circostanti
vennero aspramente contese dalle due parti con aspri contrattacchi di
fanteria e forze corazzate, ma persi Castelfidardo ed Osimo i tedeschi
dovettero ritirarsi dalla zona lasciando Filottrano in mano agli
italiani, che entrarono in città col XIV battaglione paracadutisti; le
perdite italiane furono di 56 morti e 231 feriti, con 59 dispersi[1].
A metà luglio i polacchi conquistarono Ancona e il C.I.L riprese il
movimento verso nord, liberando Santa Maria Nuova, Ostra Vetere,
Belvedere Ostrense, Pergola, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Cagli,
Urbino, Urbania.
Il 24 settembre 1944 la grande unità viene
sciolta, ma l'impegno e la volontà dimostrata convincono gli Alleati, i
quali decidono di aumentare la possibilità d'impiego dei reparti
italiani e di assegnare nuovi equipaggiamenti, consentendo la nascita di
6 divisioni denominate Gruppi di Combattimento.
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