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lunedì 26 luglio 2010

Laboratorio-lager a Cagli Maximulta al titolare cinese

Cinesi al lavoro in un'immagine di repertorio (Foto Ansa)

Laboratorio-lager a Cagli
Maximulta al titolare cinese

La ditta tessile sfruttava 11 cinesi facendoli lavorare in nero ed evadeva il fisco dichiarando delle sedi legali fittizie in altre località, spesso al centro nord
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Nel corso di alcuni controlli della Guardia di Finanza di Urbino, coordinati dal Capitano Antonio Ranaudo, è stata individuata a Cagli una ditta operante nel settore tessile, in cui lavoravano in nero e in condizioni di particolare degrado 11 cinesi.
Il titolare della ditta, anche lui cinese, portava avanti un sistema evasivo ben organizzato, dichiarando una sede legale fittizia in una località (spesso del nord Italia) per poi operare, di fatto, in altri luoghi. Queste sedi lavorano per un breve periodo per poi trasferirsi in altre zone con un numero di partita Iva e denominazione sociale differenti. Un meccanismo, questo, che permetteva di evadere facilmente il fisco.

Per l'imprenditore adesso c'è una multa da 115 mila euro: la legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione che può variare dai 1.500 ai 12 mila euro, 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata più un eventuale provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

sabato 24 luglio 2010

Burano inquinato Altra morìa di pesci

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Burano inquinato Altra morìa di pesci
Residenti protestano: “Inaccettabile”
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Cagli Un altro scarico anomalo ha interessato le acque del fiume Burano, il secondo a distanza di pochi giorni e, anche questa volta, sono stati i residenti a lanciare l’allarme.

Una ragazza che è solita passeggiare in quel tratto di fiume, a ridosso della zona industriale Candiracci, ha raccontato di aver visto centinaia di pesci morti e di aver sentito un forte bruciore agli occhi che si è prolungato fino a sera. Una situazione inaccettabile secondo gli abitanti di Smirra che solo qualche giorno fa hanno dovuto assistere alla stessa scena. Era il 28 giugno quando il nucleo di tutela ambientale della polizia provinciale aveva accertato nelle acque del fiume Burano una grave forma di inquinamento dovuta ad uno scarico anomalo.

Circa cinque quintali di pesci morti e un paesaggio incontaminato deturpato per sempre. Qualche giorno dopo la polizia aveva individuato i colpevoli e inviato comunicazione di notizia di reato al magistrato di turno, provvedendo alla stesura di tre verbali amministrativi e tre penali. Poi, non si è saputo più nulla. I cittadini non hanno avuto risposte e, come se non bastasse, hanno visto ripetere lo stesso reato.

“E' impensabile che a meno di un mese dalla scorsa catastrofe questo accada di nuovo – ha affermato Francesco Veterani di Accadueo -. E' criminale il comportamento di simili irresponsabili e, proprio per questo, chiediamo che vengano fatti i nomi pubblicamente di coloro che si sono resi colpevoli di un così grande atto terroristico contro la natura, contro il fiume e contro noi tutti”.
i.o.,

venerdì 23 luglio 2010

Dodici Acquarelli del Maestro Stanislao Pacus in Mostra da La Gioconda

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Dodici Acquarelli del Maestro Stanislao Pacus in Mostra da La Gioconda
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30 luglio alle ore 18.30 - 22 agosto alle ore 21.30

Ristorante Osteria La Gioconda
Brancuti sn
Cagli, Italy

CAGLI. Il prossimo 30 luglio a Cagli presso lo spazio espositivo del Palazzo Berardi Mochi – Zamperoli e al Ristorante La Gioconda in mostra i dipinti e gli acquarelli dall’artista e poeta Stanislao Pacus.


A 25 anni dalla prima esposizione di Pacus nella città natale, questa mostra, omaggio alla persona e all’opera, intende ricordare l’artista recentemente scomparso. Saranno presentati disegni e acquerelli (1982-1985) e l’instal...
lazione “Vino” ideata dall’artista per la Galleria BelloSguardo nel 1993 e realizzata in quest’occasione per la prima volta.


Interessante anche la mostra collaterale allestita presso lo spazio espositivo del Ristorante Osteria La Gioconda di Via Brancuti che ogni mese ospita un artista diverso: si tratta di 12 acquarelli in versione originali, gli stessi pubblicati nel libro di poesie intitolato “grezza”.

La mostra inaugura venerdì 30 luglio e sarà aperta fino al 22 agosto.
Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli
Inaugurazione venerdì 30 luglio ore 18.00
Orario:
giovedì, venerdì e sabato 16.00-19.00
domenica 10.00-12.30/16.00-19.00
Ristorante La Gioconda
Orari pasti - Chiuso il lunedì
Contatti
Tel. 0721 780731/0721 780773 - Ufficio Cultura
Tel. La Gioconda – 0721/781549 begin_of_the_skype_highlighting

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Mazzette per non pagare le tasse: sei arresti eccellenti

Soldi (Foto Ansa)

Mazzette per non pagare
le tasse: sei arresti eccellenti

Sei arresti e 12 indagati. In manette un giudice e un segretario della Commissione provinciale, oltre imprenditori e professionisti. Scoperta maxi tangente da 200 mila euro
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Vendevano le sentenze della commissione tributaria di Pesaro. Il costo era proporzionale alla cifra che chiedeva indietro il Fisco. A. R., il re del pesce di Fano, aveva versato una tangente di 250 mila euro per vedere accogliere un suo ricorso. Una tangente apparentemente molto alta ma che era servita ad annullare in primo grado un accertamento da 30 milioni di euro.
L’inchiesta ha portato all’arresto di 6 persone e a denunciarne altre 6. "Dobbiamo dire grazie ad un gruppo di carabinieri e finanzieri - ha rivelato il procuratore Manfredi Palumbo - che definire eccezionali è ancora poco. Sono stati splendidi per dedizione, pazienza e meticolosità nel portare a termine il lavoro che si presentava difficile e lungo. E voglio aggiungere che questo risultato è stato raggiunto anche grazie alla denuncia presentata a questa procura dal presidente della commissione tributaria dottor Alfredo Mensitieri. Il collega aveva ricevuto una segnalazione da un utente che si era sentito chiedere denaro dal segretario della IV sezione per annullare gli accertamenti. Grazie anche a questa segnalazione abbiamo potuto cogliere quest’importante risultato, tanto da arrestare in flagranza di reato lo stesso funzionario infedele".

Sono finiti in carcere B. M., 61 anni, di Cagli, segretario della sezione, considerato il collettore delle mazzette. E poi il giudice B. V., 68 anni, pesarese, dal 2002 alla IV sezione della commissione tributaria, considerato dagli inquirenti in combutta col segretario per pilotare i fascicoli verso l’annullamento a patto che il contribuente avesse pagato la mazzetta. In carcere anche A. R., fermato a Milano in un centro benessere, per aver pagato quella maxitangente da 250mila euro ed essersene pure vantato con molti, compresa l’ex moglie e la figlia, ora in guerra con lui.

Agli arresti domiciliari l’avvocato A. S., 40 anni, pesarese, indicato come intermediario tra il giudice e un imprenditore che intendeva svicolare l’accertamento fiscale. Il legale si è dato molto da fare per ottenere la tangente da pagare e per intascare la sua provvigione. Agli arresti domiciliari il commercialista P. T., 63 anni, pesarese, anch’egli accusato di concussione in concorso con M. e il giudice V. perché avrebbe consegnato mazzette in modo da far sospendere l’esecutività di un procedimento a carico di un suo cliente imprenditore.

Agli arresti domiciliari anche G. F., commercialista fanese, accusato di concussione per aver pagato tangenti a M. per farsi annullare come è poi accaduto un accertamento per oltre 300mila euro a carico di un imprenditore. Una parte della tangente, da quanto si è appreso, sarebbe stata addirittura anticipata dallo stesso commercialista, che era stato ex sottufficiale della finanza. Ma gli indagati non sono solo coloro che hanno avuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ci sono anche altri giudici indagati per corruzione in atti giudiziari come G. P. e S. P., componenti di quella quarta sezione che annullò l’accertamento a carico di R.

Indagati anche i consulenti V. A. e G. Z. oltre a G. P., dipendente dell’agenzia delle entrate di Fano oltre al consulente finanziario D. D. R.. Ha spiegato il procuratore Manfredi Palumbo: "Se la nuova legge sulle intercettazioni fosse stata in vigore, quest’inchiesta non sarebbe mai nata. Non avremmo raggiunto alcun risultato. E invece abbiamo scoperto che le commissioni tributarie così come sono non possono andare più bene. Serve una magistratura contabile che sappia decidere in totale indipendenza. In questo caso, le persone sottoposte ad indagine hanno potuto agire per i loro interessi sfruttando un vuoto normativo e di regolamento interno. Questo permetteva loro di attrarre i fascicoli oggetto di corruzione assicurando dietro pagamento di tangenti, i risultati sperati. Come l’annullamento ad A. R. di un accertamento per circa 30 milioni di euro".

"Aggiungo che l’inchiesta ha preso in considerazione fatti corruttivi dal 2008 in poi, ma il sistema era in vigore da molto tempo. C’era una familiarità di commercialisti e avvocati col segretario della quarta sezione che li portava ad incontrarsi non in ufficio ma nei bar vicini. Un modo di fare che esprime immediatamente un concetto chiaro su come venivano tenuti i rapporti in quell’ufficio. Tra l’altro, ci risulta che il tenore di vita del segretario M. fosse molto al di sopra delle sue possibilità economiche, con acquisti di almeno cinque immobili e spese molto alte".

"Ma a colpirci ancor di più in questa inchiesta che ha richiesto il lavoro quotidiano da un anno a questa parte delle colleghe Maria Letizia Fucci e Monica Garulli, è stata la consapevolezza da parte degli indagati di essere sotto l’occhio degli investigatori. Malgrado sapessero da più fonti di avere la finanza e i carabinieri sulle loro tracce, dopo un primo periodo di maggiori attenzioni, avevano ripreso fino ad oggi a sbrigare le pratiche corruttive di sempre. Chiedevano soldi e li intascavano. Sapevamo tutto questo da mesi ma poi nell’ultimo periodo un commercialista, appena avuta la richiesta di denaro da parte del segretario di sezione M., ha fatto immediata denuncia. Questo ci ha permesso di arrivare anche all’arresto in flagranza di reato mentre avveniva il passaggio di denaro pari a 10mila euro, di cui abbiamo anche il filmato. Ma ulteriori sviluppi dell’inchiesta li attendiamo a breve. Tutto questo è solo un primo passo". Oggi i primi interrogatori di garanzia da parte del gip Lorena Mussoni, che ha firmato le sei ordinanze di custodia cautelare.
Roberto Damiani

Al via domani la Festa della Montagna

Al via domani la Festa della Montagna
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Ancor più ricca di iniziative. Il prossimo fine settimana sarà quello della Festa della Montagna, dedicata a quel paradiso naturalistico che è il monte Catria, cima più alta delle Province di Pesaro e Urbino e Ancona. A spasso sul Gibbo delle Aquile è il titolo dell'evento di sabato 24 e domenica 25 luglio, organizzato da 7 pro loco tra Umbria e Marche, comprese Acquaviva, Cagli e Cantiano e con il sostegno di molti enti. Quartier generale resta Valpiana, ma di una festa che coinvolge praticamente tutto il monte. Stesso anche l'obiettivo: valorizzare l'offerta turistica e ambientale del comprensorio del Catria, con un evento che coinvolge un'ampia gamma di realtà culturali e sportive. E un programma ideato per catturare ogni gusto, con iniziative rese possibili grazie a Cea del Furlo, Centro Escursioni Monte Catria, Associazione Eolokite di Gubbio, bande musicali del territorio e Fotoclub di Cagli. Il 24, sarà il Catria park opening day ad aprire la due giorni, con l’ufficialità alla presenza di percorsi specifici per la pratica del down hill e del freeride, discipline che sono quanto di più adrenalinico possa offrire la mountain bike. Verso la creazione di un bike park nel monte Catria. Grazie all’Università degli Uomini Originari di Frontone, alla Società impianti turistici monte Nerone-Serravalle di Carda e al Comune di Frontone, con la supervisione del gruppo Sorci Verdi e la passione dell’asd Monte Catria Ski & Bike, ora anche la nostra Provincia potrà avere un bike park aperto tutto l'anno, tra i pochi nelle Marche servito direttamente da una funivia. "E’ una struttura attrezzata per la pratica della mtb - spiega Mirco Ravaioli, segretario dell'asd Monte Catria Ski & Bike -, una rete di percorsi segnalati per l'esercizio di diverse specialità e caratterizzato dalla suddivisione in gradi di difficoltà. Il comprensorio del Catria è un ambiente naturale che si presta per la nascita di un bike park, infatti esistono già decine di sentieri sfruttabili in mtb. La possibilità di risalire in quota con la funivia, poi, mette il comprensorio del Catria tra i pochi esistenti nel centro Italia". Il 24, già dalle 8,45, si aprono gli impianti (partenza bidonvia da Caprile di Frontone) e alle 9,15 i percorsi (piazzale davanti al rifugio Cupa delle Cotaline). "Naturalmente i sentieri sono stati già ‘rodati’, visto che i lavori di preparazione vanno avanti da più di un anno. Nei giorni scorsi, tra i vari avventori, si sono visti due pezzi da novanta del down hill internazionale: il neozelandese Matt Scoles, primo alla prova di Argentera di Coppa Italia e 14esimo a Leogang (Austria) in Coppa del Mondo, insieme a Marco Milivinti, primo tra gli italiani e 44esimo assoluto nella stessa prova, sono venuti ad allenarsi al Catria”. Il 24 luglio le iniziative continuano nel pomeriggio, dalle 15, con un’escursione naturalistica e giochi per bambini, per giungere, in serata, dalle 19,30, alla cena negli stand organizzati dalle pro loco. Seguono filmati sul comprensorio e i suoi aspetti naturalistici, il concerto dei Nera e un’osservazione astronomica guidata. Domenica 25, la giornata si apre alle 9, con un’escursione sull’anello di monte Acuto (appuntamento alla casetta Mochi e rientro a Valpiana) e una dimostrazione di fotografia naturalistica del Fotoclub di Cagli. Alle 10, largo agli aquiloni dell’Eolo Kite di Gubbio e alle 10,30 tavola rotonda Il Catria: il cuore dell'Appennino in tre Province. Quale futuro per le popolazioni, alla quale parteciperanno diversi amministratori da tutto il territorio. Poi, santa messa e pranzo negli stand di Valpiana, un’escursione e l’esibizione dei balestrieri cagliesi. Mentre proseguono i laboratori di costruzione di aquiloni, la festa si chiude alle 16,30 con l’esibizione delle bande di Scheggia e Cantiano.

Commercianti e Ztl “Le nostre richieste rimaste inascoltate”

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Commercianti e Ztl “Le nostre richieste rimaste inascoltate”
Polemiche le associazioni di categoria
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Cagli “Ci chiediamo quale concetto abbiano gli amministratori di Cagli della concertazione quando di un accordo sottoscritto applicano soltanto le parti che evidentemente fanno più comodo e stracciano senza problemi quelle che a loro avviso non vanno più, stravolgendo così unilateralmente l'accordo sottoscritto”. Confcommercio, Confturismo, Confartigianato e Cna prendono la parola e criticano apertamente il comportamento adottato dall'amministrazione comunale in merito alla Ztl estiva, che il Comune intende istituire già dai prossimi giorni e comunque per il mese di agosto e la prima metà di settembre.

Secondo le associazioni di categoria non è pensabile far partire alle 19,30 la chiusura al traffico delle vie del centro perché ciò causerebbe dei grossi disagi, soprattutto nel controllo dell'area da parte della polizia municipale che attualmente si trova con poco personale. “Rimane irrisolto il problema del controllo della Ztl al termine del turno lavorativo degli agenti di polizia municipale – spiegano le associazioni -. Ma la chiusura anticipata alle 19,30 è causa di problemi che incidono in maniera negativa anche sul normale svolgimento delle attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi”.

Secondo le associazioni l'Amministrazione comunale, attraverso il vicesindaco Mazzacchera, ha stravolto l'accordo sottoscritto, senza prestare attenzione alle richieste dei commercianti che, invece, chiedevano di portare alle 20,30 la chiusura al traffico. I commercianti hanno accettato la richiesta del Comune di estendere la Ztl a tutte le sere di luglio, agosto e delle prime due settimane di settembre, ma sull'orario sono intransigenti “La scorsa settimana – affermano le associazioni – un'auto è entrata nel centro storico quando era già attiva la Ztl e ha rischiato di investire un bambino. E' intervenuto un agente in borghese perché in quel momento non c'erano gli opportuni controlli. Invitiamo caldamente l'Amministrazione comunale a porre fine a questa situazione che ha dell'incredibile e che non può da noi ulteriormente essere accettata”.