Torna Dance immersion
Dieci giorni di spettacoli e stage, evento diretto da Benilde Marini
Cagli Dieci giorni di spettacoli e stage per portare Cagli alla ribalta della danza internazionale. Torna Dance Immersion, l'evento diretto da Benilde Marini e dedicato alla danza e alle arti visive divenuto un elemento di spicco tra gli eventi cagliesi. Si parte venerdì con stage, laboratori, spettacoli di compagnie di fama mondiale, mostre di arti visive, presentazioni di libri e corsi di aggiornamento. Numerosi gli insegnanti e i ballerini che si esibiranno nel palcoscenico del Teatro comunale: da Mauro Astolfi a Endro Bartoli, da Marco Batti e Sponki a Mia Molinari e Ranko Yokoama (per citarne alcuni).
Benilde Marini, presidente di Movimento e Fantasia, coreografa e direttrice artistica dell’evento, parla così di Dance Immersion.
In un’epoca in cui l’arte è prevalentemente contaminazione non potevamo altro che seguire quest’onda che tra l’altro contraddistingue l’associazione di cui sono presidente da vari anni e offrire il palcoscenico a diverse forme di danza contemporanea. Molte sono le novità di questa edizione. Innanzi tutto partendo dalla mostra internazionale di e su Kazuo Ohno, proponiamo laboratori e performance di danza butoh, poi, agli antipodi, è il contest di break dance e altra novità assoluta il flamenco, per capire tre discipline che aprono la porta anche alle culture di altri paesi. Gli stage saranno impostati in maniera non convenzionale, gli allievi parteciperanno alle lezione di diversi insegnanti in modo tale da entrare in contatto con stili e metodi differenti. Tutte le sere spettacoli, performance e mostre. La selezione è stata difficile e si è articolata sempre in maniera da favorire i giovani.
La kermesse, patrocinata dal comune di Cagli, ha riscosso un grande successo nelle sue precedenti edizioni, portando appassionati del settore, ma anche semplici turisti, a visitare i palazzi e le bellezze cagliesi. Il festival non si fermerà infatti al solo teatro, ma viaggerà da palazzo Berardi Mochi Zamperoli al Seminario Vescovile, fino a palazzo Mater Dei, location più che adatte per ospitare speccacoli così carichi di suggestione.
Irene Ottaviani,