
“Vecchione, il mago trasformista”
Cagli E se le dimissioni in massa dei rappresentanti  dell’entroterra non fossero sufficienti  a segnalare il grado di  tensione nel Pdl, si aggiunge la voce di Luigi Celli, vicecoordinatore  del Pdl Entroterra che contesta le posizioni di Maurizio Vecchione,  candidato alla segreteria provinciale del partito. “Vecchione - scrive  Celli - non dispone nemmeno di un quinto dei tesserati totali (30 su  170) e quindi le sue opinioni non sono rappresentative degli iscritti al  Pdl di Cagli tanto più che lui è di Serra Sant'Abbondio. Le critiche  espresse nei confronti di Gambioli, capolista e capogruppo non iscritto  al Pdl, pur condivisibili, sono puramente strumentali, in quanto lui  stesso a suo tempo fu uno principali fautori di quell'operazione poiché  per mezzo di quell'accordo si assicurò le candidature alla Provincia e  addirittura ad un posto  nella lista comunale del Pdl, poi rivelatesi  entrambe un flop colossale per lui e per la lista (40 preferenze  personali dopo 20 anni di carriera politica). Dopo quella fantastica  performance Vecchione tentò accanitamente di farsi nominare Coordinatore  di Cagli, nonostante avesse a disposizione solo un manipolo di  tesserati. Questo tentativo fallì, in quanto la nuova dirigenza del Pdl  provinciale, capì che vecchione era famoso a Cagli soprattutto per il  numero di partiti cambiati (Dc, Fi, Ccd, Udc, Udeur, Dca, Pdl).  Rammaricato di questo, Vecchione, spinto da livore personale nei  confronti di Bettini, invece di rassegnarsi si è trascinato nell'ultimo  periodo un gruppo di iscritti delusi (tutti rigorosamente ex di qualche  cosa), che al di la delle chiacchiere ha ben poco da dire ma che  soprattutto indispone coloro che a Cagli credono e appoggiano l'operato  di Bettini e Carloni. Infine facciamo un appello allo stesso Vecchione,  pregandolo di lasciare perdere, ricordandogli che il centrodestra di  Cagli è già pieno di politici perdenti che non si rassegnano ad  andarsene e con il loro permanere sulla piazza fanno solo un piacere al  centrosinistra che, pur governando mediocremente, ha già assicurato il  proprio futuro”.
venerdì, 16 dicembre 2011
Giovanni bartoli,                                                                                                                                                                                          



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