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domenica 1 aprile 2012

Paolo Ercolani presenta l'Ultimo Dio

Paolo Ercolani presenta l'Ultimo Dio 

Domenica 1 aprile il docente urbinate presenta la sua ultima fatica editoriale che ha già suscitato vivissime polemiche e divisioni a livello nazionale.

Dopo Fossombrone, e subito prima di partire per un tour nazionale che vedrà, fra le altre, le tappe di Roma, Torino, Genova e Cesena, il docente urbinate Paolo Ercolani presenta nella sua Cagli l’ultimo lavoro editoriale che sta accendendo il dibattito, sulla stampa nazionale e fra i lettori.

L’ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana
(Deadlo 2012), infatti, è un libro con cui lo studioso dell’Ateneo di Urbino ha suscitato vivissime polemiche e divisioni, prendendosela con tre veri e propri mostri sacri della nostra epoca: la Rete, il mercato e la religione intesa in senso fondamentali stico.

«L’idea originale che abbiamo avuto con gli amici dell’Associazione Contemporaneo – storica realtà della cultura cagliese –, commenta Ercolani, è di far intervenire due persone della società civile, invece dei soliti accademici. Una professoressa delle scuole medie come Barbara Lazzarini e una laureanda in Lettere come Erminia Gelso, infatti, potranno garantire rigore e originalità, ma anche un linguaggio chiaro e semplice attraverso il quale coinvolgere la popolazione in un dibattito su questioni così attuali».

Il libro di Ercolani, in effetti, ricostruisce e spiega le modalità con cui siamo arrivati ai giorni nostri, passando attraverso l’evento traumatico e decisivo dell’11 Settembre 2001. Leggendo il volume si scopre come e perché si è arrivati all’attacco alle torri gemelle, ma anche il modo in cui l’economia capitalistica è entrata in una crisi drammatica di cui non si vede la fine. Senza contare il ruolo determinante della religione, intendendo con essa l’abitudine dell’uomo di votarsi in maniera assoluta a un’entità superiore che lo liberi dalla responsabilità di vivere, dallo sforzo di comprendere il mondo che ci circonda.

«La nostra è l’epoca in cui grazie a Internet ci sentiamo onnipotenti – scrive Paolo Ercolani – pensiamo di essere informati su tutto ma non sappiamo nulla, conosciamo migliaia di persone con cui siamo in relazione virtuale, ma rimanendo di fatto nel chiuso della nostra stanza, davanti a uno schermo piatto che ci offre una vita fittizia. Lasciando così ai poteri forti campo libero per fare quello che vogliono nella vita reale. Una vita reale da cui siamo fuggiti per rifugiarci nel virtuale, come una volta ci rifugiavamo nella televisione o nella speranza in un Aldilà».

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