A due geologi pesaresi il premio di laurea “Leonardo Polonara”
“Polonara è
stato un uomo e un collega che ha sempre saputo pensare in grande e
guardare avanti e che ha spinto i geologi a cercare mete ambiziose nella
professione, per assumere un ruolo determinante all’interno della
società”.
Con queste parole, Enrico
Gennari, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche, ha voluto
ricordare Leonardo Polonara, geologo, originario di Falconara Marittima
(An), dirigente dell’Area Territorio Ambiente della Regione, istituzione
dove aveva cominciato a lavorare nel 1980, scomparso a 59 anni nel
2010. Alla sua figura è stata dedicata la prima edizione del premio di
laurea riservato alla migliore tesi sperimentale in geologia,
geomorfologia e pianificazione della dinamica litorale in ambito marino e
costiero nell’area adriatica. Un’iniziativa promossa dall’Ordine dei
Geologi marchigiano in collaborazione con il Consiglio nazionale dei
Geologi e l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, la cui
cerimonia si è svolta, alla presenza della famiglia di Polonara, nella
Sala Raffaello della Regione Marche ad Ancona. I premi sono andati ad
Edoardo Grottoli, 27 anni di Calcinelli (Pu), laureato all’Università di
Bologna e ora impegnato nel dottorato all’Università di Ferrara, per la
tesi sulla classificazione morfodinamica delle spiagge comprese fra
Foce Bevano e Lido di Classe (Ra), e a Paolo Sordini, 25 anni di Cagli
(Pu), laureato all’Università di Ferrara, per la tesi sul confronto
della gestione integrata delle zone costiere fra Italia e Spagna.
Quest’ultimo non è potuto essere presente alla cerimonia perché, dopo
un’esperienza professionale in Canada, sta ora lavorando in Colombia. Ha
mandato un saluto tramite la madre Rosaria Beci in cui ha sottolineato
il “valore etico della professione del geologo specie in luoghi dove lo
sfruttamento delle risorse naturali avviene a scapito delle popolazioni
locali”. Le motivazioni dell’assegnazione dei premi ax-aequo sono state
spiegate da Daniele Farina, consigliere dell’Ordine dei Geologi delle
Marche, che ha anche ricordato che, fra i sette lavori partecipanti, c’è
stata anche una menzione per la tesi di laurea di Paolo Acciarri
dell’Università di Camerino, dedicata alle spiagge delle Marche
meridionali, da Numana (An) a San Benedetto del Tronto (Ap). Il mare e
il legame con la terra, in quello che lui definiva “un equilibrio
dinamico”, era, infatti, un tema molto caro a Polonara, come ha detto
Marcello Principi, dirigente Difesa del Suolo della Regione, che ha
ripercorso la carriera di Polonara ricordando il suo impegno per il
Piano paesistico ambientale regionale, per il rinascimento della costa
di Portonovo (An), per il Progetto coste italiane protette e per quello
del Damac per la difesa ambientale del mare Adriatico, in una gestione
integrata insieme a Croazia, Slovenia, Albania e per il quale, anche
grazie al suo impegno, si ottennero i finanziamenti comunitari per
l’installazione del radar di controllo sul tragitto delle navi
pericolose e del telescopio astronomico, che si trovano ad Ancona. Piero
Farabollini, consigliere nazionale dell’Ordine dei Geologi, ha riferito
il sostegno all’iniziativa del presidente del Consiglio nazionale dei
Geologi, Gian Vito Graziano. Luigi Diotallevi, Difesa del Suolo della
Regione, ha spiegato com’è nato, nel 2005, dal suo lavoro assieme a
quello dello stesso Polonara, il Piano regionale delle coste. Dopo la
premiazione, si è svolta l’assemblea degli iscritti all’Ordine dei
Geologi delle Marche.
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