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lunedì 12 novembre 2012

FIUME IN PIENA AGGIORNAMENTO COMPRENSORIO

Speciale maltempo. Un territorio sott’acqua, ma i danni sono ancora sotto controllo

La pioggia non ha smesso di cadere per due giorni. E ora che si avvicina la seconda notte, aumenta la preoccupazione. Tutto il territorio, questa mattina, si è svegliato sommerso di acqua e fango. Complice l’apertura delle paratie della diga del Furlo, il livello dei fiumi, durante il giorno, si è abbassato e se in gran parte del territorio non si sentono più tuoni e non si vedono più lampi, l’acqua non smette di scendere e va ad alimentare fiumi gonfi e marroni. Per tutto il giorno, le auto di normali cittadini si sono date il cambio nei “soliti punti”, quelli monitorati costantemente anche dalla Protezione civile. La Golena, al Furlo, è diventata ben presto un’enorme piscina, pericolosamente vicina alle case, anche se per nessuno è stato necessario evacuare. Anche la corrente elettrica se n’è andata per un po’ e, sempre ad Acqualagna, ma a Pole, è stato necessario chiudere la scuola materna (che resterà chiusa anche domani) a causa di infiltrazioni d’acqua in un’aula. Probabilmente i danni erano stati causati dalla nevicata, ma la pioggia intensa di domenica (con la scuola chiusa) stamattina ha fatto preoccupare il sindaco Pierotti, che non ha voluto rischiare e già domani farà fare i lavori. A causa delle precipitazioni, poi, il Comune ha sospeso temporaneamente la circolazione stradale nel tratto di via Flaminia tra Borgaccio (fine centro abitato Furlo) e il confine con il Comune di Fermignano.
Chiusa dal mattino anche via Venezia, a Cagli, dove il fiume si è ingrossato tanto da attraversare la strada. Anche se non è stato necessario evacuare le abitazioni, si sono allagati garage, orti e giardini. Poi il fiume si è ritirato, ma chi vive lì, guarda l’acqua con paura e teme che riempirà la strada di nuovo, stanotte. Occhi puntati anche sul ponte che ha sostituito la vecchia passerella, dove la corrente forte ha già trascinato via alcuni blocchi di cemento. Nessun problema di stabilità, però, visto che erano quelli usati per issare e sistemare il pesante ponte, non certo quelli che la tengono fissato, ci spiegano. Nessun problema di stabilità neppure per il ponte dei Tre Pozzi: da tempo c’è un grosso buco, creato dall’acqua che si getta nel fiume. Il ponte è di proprietà privata ma il danno non compromette la stabilità, garantisce il sindaco Catena che, altrimenti, avrebbe già chiesto la chiusura del tratto per questioni di sicurezza, chiarisce. Uno smottamento (ma che non ha interessato la strada) è stato segnalato ad Abbadia. Chiuso un tratto di strada a Foci, tra Cagli e Cantiano. Nessun danno ancora, invece, a Cantiano. Il rischio cresce, certo, ma sono stati utili i lavori di pulizia del Burano (verso Pontericcioli) e le bocche di lupo nei punti critici, dopo che, con l’ultima piovuta abbondante, il centro somigliava a quello di Venezia. Anche a Piobbico i fiumi si sono gonfiati, ma sono ancora sotto il livello di guardia. Stamattina, però, una famiglia di Pianaccio di sotto ha chiesto al Comune di poter riportare a casa il figlio (che era a scuola) a causa della tracimazione del Candigliano.


ELISA VENTURI

Fonte: http://www.quiflaminiamarche.corrierenazionale.it/comprensorio/2012/11/12/news/39488-Speciale-maltempo-Un-territorio-sott-acqua-ma-i-danni-sono-ancora-sotto-controllo

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