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sabato 28 novembre 2009

Luigi Michelini Tocci Commosso ricordo del grande umanista

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Nell’aula magna della scuola media

Luigi Michelini Tocci Commosso ricordo del grande umanista

Cagli Nei giorni scorsi, nell’aula magna della scuola media, la professoressa Erminia Michelini Tocci - su iniziativa dell’Unilit - ha ricordato ai numerosi intervenuti il padre, Luigi Michelini Tocci. Luigi è nato a Cagli il 28 aprile 1910, ed è morto a Roma il 15 Febbraio 2000. Scrittore di vasta cultura classica si esprimeva con un linguaggio letterario semplice, chiaro e poetico; come umanista si occupato soprattutto del Rinascimento Urbinate. Dopo che le vicissitudini politiche lo costrinsero a lasciare il suo paese natio, si trasferì a Roma con tutta la famiglia, dove trovò lavoro alla Biblioteca Vaticana dove rimase dal 1944 al 1990 .

Attraverso il suo lavoro di Scrittore, Conservatore del Gabinetto Numismatico, professore di Biblioteconomia e di Epigrafia , ha conosciuto Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Inoltre ha avuto contatti con i più grandi studiosi ed eruditi di tutto i mondo ed è stato insignito dell'onorificenza pontificia della Commenda di San Gregorio Magno, oltre che di tanti altri riconoscimenti, quali Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro, socio della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, ecc.

Luigi era il fratello minore della Medaglia d'Oro Franco Michelini Tocci, il cui busto troneggia nell'interno della Scuola Media che porta il suo nome e in municipio, eroe cagliese della prima guerra mondiale, morto in combattimento sul Valderoa il 27 ottobre del 1918, pochi giorni prima della vittoria.

Franco e Luigi erano figli di Agostino Michelini Tocci, noto per aver ricoperto varie cariche pubbliche, era definito l'avvocato dei poveri per la sua generosità.

La morte di Franco, eroe sulle Alpi, segnò in maniera determinante la giovinezza di Luigi, come d'altronde quella di tutta la famiglia (la madre vestì di nero per tutto il resto della vita). Infatti egli crebbe un po’ appartato e schivo, rifugiandosi nei suoi interessi umanistici, storici e artistici che preferiva fin da giovanissimo, e nella grande amicizia con i suoi cugini Mochi.

giovanni bartoli,

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