Cagli  “L’autovelox della polizia municipale di  Fossombrone lungo la superstrada, venerdì scorso, nel tratto compreso  tra l’uscita est e quella ovest, non era preannunciato dal cartello che  deve essere esposto per legge come ha già dichiarato il prof. Vincenzo  Franco, segretario provinciale della Cisal Scuola, anche io sono  transitato più o meno nello stesso frangente di tempo e posso  tranquillamente confermare quanto detto dal professore”: chi parla è  Nadio Carloni, cagliese, già candidato al consiglio regionale nelle  ultime elezioni per la Lega Nord. Carloni aggiunge: “Non si tratta di  imbastire nessuna polemica strumentale. Così come è giusto prendere atto  delle dichiarazioni della comandante della polizia municipale di  Fossombrone dottoressa Ceccarani, è altrettanto  legittimo che anche il  semplice cittadino dica la sua e non per comodo”. La questione resta  aperta? “Ancor più per la gravità dello stato bituminoso lungo tutto il  tratto dell’entroterra. A partire da Cagli fino a Fano. Il cittadino  utente è chiamato solo a rispettare gli obblighi ed è giusto che sia  così, peccato che nessuno, ma proprio nessuno provveda a tutelare i suoi  diritti. Questa è la verità che emerge in tutta la sua drammaticità. La  polizia municipale fa certo il suo dovere, nessuno obietta. Così come  si sarà premurata sicuramente di segnalare i troppi tratti di strada  pericolosi per buche e dissesti. Speriamo a questo punto che non debba  prevalere solo l’autovelox…”. Per un verso o per l’altro balza in primo  piano una questione che da tempo sta letteralmente sullo stomaco a  troppi automobilisti. Peraltro sembra che i limiti di velocità sulla  superstrada siano differenziati a tratti: da 90 a 110. Colpa  dell’asfalto?
r.g.,                                                                                                                                                                                                      



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