Cagli L’attentato incendiario ai danni dei ripetitori Mediaset sul monte Petrano non è finito nel nulla. Dopo le prime indagini della procura di Urbino il fascicolo delle indagini è stato trasmesso a quella distrettuale di Ancona, competente per i reati di terrorismo. Gli inquirenti, da quanto si riesce a capire, sono più che mai intenzionati ad ottenere riscontri dopo aver individuato tracce attendibili. “Brucerai anche tu”, è scritto contro il premier Silvio Berlusconi, con tanto di foto scaricata da Internet, in uno dei due volantini anonimi, scritti al computer e fatti ritrovare sul posto. L'altro “messaggio” è indirizzato contro la tv.
I danni sono limitati. Il segnale televisivo è tornato normale. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri di Fano e Urbino, gli incendiari hanno praticato un foro su uno dei due container di metallo di 3 metri per 3 installato a protezione del ripetitore. Hanno fatto filtrare all'interno del liquido infiammabile, al quale hanno poi dato fuoco. Le fiamme hanno danneggiato cavi e apparati elettronici, con una temporanea riduzione della potenza del segnale. L’azione dimostrativa è avvenuta oltre il pianoro di monte Petrano. Ad accorgersi di quello che era successo i tecnici addetti al monitoraggio.
r.gi.,
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