Danno fuoco ai ripetitori
Antenne Mediaset nel mirino. Incendiati gli apparecchi di monte Petrano
Cagli  Incendio doloso ai danni dei ripetitori  Mediaset sul monte Petrano. E’ successo in piena notte. Ignoti hanno  perforato una parete del gabbiotto di materiale facilmente manipolabile.  Hanno introdotto del liquido infiammabile. Prima di appiccare le fiamme  si sono premurati di lasciare bene in vista due fogli scritti al  computer. 
Un paio di righe non di più. Per inveire contro  l’informazione Mediaset e il premier Silvio Berlusconi. Dell’accaduto  si sono accorti i tecnici una volta notato che i segnali tv erano venuti  meno. Non sono stati allertati i vigili del fuoco. Particolare che  lascia supporre che l’incendio sia stato contenuto. Predisposto solo per  danneggiare il più possibile le apparecchiature elettroniche. Fino a  tarda giornata non c’era stata alcuna rivendicazione. Né il segnale  delle tre reti Mediaset era stato ancora ripristinato. Danneggiati anche  alcuni ripetitori radiofonici. I danni provocati non sono stati  quantificati. Con ogni probabilità gli autori del gesto si sono  preoccupati di rendere il più lungo possibile il blackout dei tre canali  televisivi impedendo di accedervi ad un’utenza sparsa su un vasto  territorio. L’azione dolosa è avvenuta oltre il pianoro di monte  Petrano. Sulla Montagnola. Ad un’altitudine di mille e cento metri. Una  località praticamente deserta sia per le condizioni climatiche, sia  ancor più perché tutte le attività turistiche non hanno ancora aperto i  battenti. 
Un “attacco” doloso. Preparato a puntino da quanto ha riferito il capitano dei carabinieri di Fano, Cosimo Petese. Le indagini sono in corso. Non si sa se siano state riscontrate tracce di particolare utilità per facilitare il mandato degli inquirenti. “Speriamo vivamente che si tratti di un fatto isolato fine a se stesso - ha commentato l’assessore comunale Alberto Mazzacchera - ogni contestazione che matura in un contesto democratico deve sempre rifuggire da qualsiasi azione violenta. Chi vuole contraddire l’operato e l’immagine del presidente del Consiglio lo può fare tranquillamente nelle sedi politiche più opportune. Come Comune abbiamo già in programma la realizzazione di un contenitore in muratura per i ripetitori di quell’area. Chi vuole contestare Mediaset può tranquillamente spegnere i propri televisori e abbassare l’audience”. Molte persone a Cagli, fino al tardo pomeriggio non si erano ancora accorte di quanto successo. Chi credeva ad un guasto tecnico si è poi ricreduto.
roberto giungi,                                                                                                                                                                                            



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