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giovedì 30 settembre 2010

Nel "Transito" di San Francesco

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Nel "Transito" di San Francesco
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domenica 3 ottobre · 21.00 - 23.30

LuogoChiesa di San Francesco - Cagli

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mercoledì 29 settembre 2010

Ponte Alto e Foce Via libera ai grandi cavatori

Il consiglio provinciale di Pesaro (fotoprint)

Gorgo Cerbara,
Ponte Alto e Foce
Via libera
ai grandi cavatori

Il consiglio provinciale ha approvato la variante per la riapertura delle tre cave di calcare più importanti del territorio
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I grandi cavatori possono brindare. Dalla Provincia arriva una variante al Piano provinciale delle attività estrattive confezionata su misura per loro. E’ stata approvata dal consiglio provinciale l’altra sera, a tarda ora (le 22,15), a platea sfinita e con parecchia gente già a casa. Prevede la riapertura delle tre più importanti cave di calcare del territorio: Ponte Alto (Cagli; corniola, calcare massiccio), Gorgo a Cerbara (Piobbico, calcare massiccio), Rave della Foce (Frontone, maiolica).
In ognuna delle quali potranno essere estratti 1.300.000 metri cubi di calcare, oltre a 170.000 metri cubi per attività 'di prestito' (al servizio degli enti locali). Totale: circa 4,5 milioni di metri cubi. Più altri 1,8 milioni da riassegnare con una successiva variante, perché via Gramsci ha calcolato che all’economia del nostro territorio servono quasi 6 milioni di metri cubi.

Il provvedimento è passato con il voto compatto del Pd, più quello del socialista Vergari dell’Udc Mei e dell’ex Idv Pascucci: totale 18 voti contro i 5 dell’opposizione dove molti Pdl al momento del voto si sono dileguati. Al dunque, sono rimasti Savelli (Rifondazione), Papolini (Idv) e i 3 Pdl Baldelli, Rossi e Rognini.

La Provincia motiva il provvedimento con l’esigenza di reperire materiali di pregio, ora importati, per la nostra industria. Il terreno però era stato preparato per tempo, sin dall’approvazione della legge regionale n. 30 del 2009 che consente simili procedure per le cave 'ancora attive', che in realtà non lo sono ma vengono mantenute tali attraverso richieste di proroga. Altra definizione chiave: a giustificazione del provvedimento, si parla di "Siti compromessi da precedenti rilevanti attività estrattive".

Siccome sono compromessi, nulla vieta di comprometterli ulteriormente. E il colmo è che sono compromessi quando invece sarebbero dovuti essere bonificati. Non sorprende allora che una delle motivazioni per la riapertura delle cave, sommo paradosso, è quella del loro 'recupero ambientale': ovvero si scava ancora per migliorare l’ambiente. Esattamente lo stesso procedimento che le ha mantenute sempre in vita fra tanti abusi.


Duri i commenti dell’opposizione, di cui si è fatto portavoce Renzo Savelli: "Queste sono procedure che derivano da leggi improprie. Il calcare serve, ma le stime non devono essere fatte dai cavatori. E poi siamo alle solite: soliti luoghi, soliti cavatori. Premiati dopo tutto quello che è successo in passato, con tanto di abusi accertati dalla stessa Provincia. Si continua ancora a scavare con la scusa dei progetti di ripristino: a Frontone il recupero è già stato avviato: sono stati fatti i gradoni, manca solo l’idrosemina e la piantumazione. E poi i volumi: l’ultimo progetto ha consentito di estrarre 600.000 metri cubi, adesso gliene assegnano più del doppio. Abbiamo proposto il rinvio della discussione a tra due anni, alla scadenza del piano provinciale (Ppae); respinta. Abbiamo proposto di stralciare Frontone: idem. Abbiamo proposto di autorizzare solo 250.000 metri cubi a cava. Neppure quello". Savelli ha anche parlato di 'mutazioni genetiche', a proposito delle posizioni politiche di certi amministratori in materia.

L’assessore provinciale Massimo Galuzzi, relatore del provvedimento, che con Savelli ha avuto un colorito scambio di battute ("Io non sono stato condizionato da nessun potere forte». E l’altro: «I poteri forti non trattano con te, ma con chi è più in alto") naturalmente difende la variante: "Noi applichiamo la legge. La ratio della legge è che servono questi materiali. E la procedura è delle più corrette: i Comuni hanno fatto domanda, ci sono state le conferenze dei servizi, la Regione ha dato le prescrizioni e i progetti sono stati sottoposti a valutazione ambientale".

Per la verità la Regione sulla cava di Frontone ha espresso forti perplessità, trattandosi di un’area molto delicata: alle sorgenti del torrente Cinisco, a due passi dalla partenza della funivia del Catria, a breve distanza dal castello di Frontone. "La cava di Frontone — aggiunge Galuzzi — è anche sottoposta al parere della Commissione europea. Lo attendiamo". Quanto alle ironie sulla qualità dei recuperi ambientali, l’assessore precisa: "Le verifiche si fanno ogni due anni. E a garanzia ci sono le fidejussioni".

Era in ballo anche la votazione sulle cave del Logo (Sassocorvaro) e Lupaiolo (Lunano), altri due siti 'caldi'. Sono stati tempraneamente stralciati, ma solo perché ci sono in ballo i ricorsi.
Mauro Ciccarelli

Un paese in festa per suor Lucia Volpi

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Lucia Volpi
Un paese in festa per suor Lucia Volpi
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Suor Lucia Volpi, cagliese di 33 anni, è stata ordinata suora della Congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue, durante la santa messa che si è tenuta sabato in duomo, celebrata dal vescovo monsignor Armando Trasarti. Alla cerimonia ha partecipato una vera folla di fedeli provenienti da Castelplanio, ma anche le suore di Otranto, Taranto, Foggia e Bari insieme alle Benedettine di clausura di San Pietro di Cagli. Presente il locale gruppo Scout e tutte le realtà ecclesiali della città. Suor Lucia è infatti nata e cresciuta a Cagli, terza figlia di Silvana e Sergio Volpi. Nel contesto di una famiglia cristiana ha scoperto precocemente il valore della vita, il dono della fede e la gioia di essere cristiana, sentendo di essere chiamata ad una vocazione speciale. Grandissima la commozione dei genitori, delle due sorelle, dei nonni e dei numerosi parenti. E' stata sempre vicina alla parrocchia fin da ragazzina - racconta don Nazzareno Bartolucci - veniva al catechismo, ha fatto parte anche di Cl formandosi inizialmente proprio qui. E' un tipo molto cordiale, avvicina le persone, non una moralista ad oltranza, è una che vuole accostare la gente con serenità, con dolcezza, come è lo spirito cristiano. Ha tanti amici e amiche a Cagli, è vicina al mondo dei giovani e quando ha detto: io mi faccio suora ha lasciato tutti interdetti, increduli, anche mamma e papà. Altre cagliesi hanno preceduto Lucia facendosi suore: Maria Teresa Mastini, oggi 90enne e suor Giuseppina, mentre suor Giuditta e suor Lea Corradi sono tornate nella casa del Signore.

De Feo e Cagli cittadini onorari

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De Feo e Cagli cittadini onorari
I riconoscimenti a due personaggi di rilievo della cultura
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Cagli Consiglio comunale convocato per questo pomeriggio, con inizio della seduta fissato per le ore 17. Numerosi i punti all’ordine del giorno, con prevalenza di quelli riguardanti le operazioni di finanza e bilancio, consueti in questo periodo che si avvicina alla fine dell’anno e perciò dello stesso esercizio finanziario. Altrettanto folto il numero delle interrogazioni presentate dai diversi consiglieri, per chiedere chiarimenti e informazioni su problemi specifici.

Da segnalare comunque due punti senz’altro insoliti, vale a dire quelli relativi al conferimento della cittadinanza onoraria a due personalità: Italo De Feo, scrittore, giornalista e dirigente della Rai e Bruno Cagli, conosciutissimo critico musicologo e docente in diversi concervatori italiani, tra cui quello di Pesaro.

Italo De Feo, deceduto nel 1985, ha vissuto per diversi anni a Cagli dove giunse nell’autunno del 1933 per insegnare nella scuola media del tempo. Nel dopoguerra fu stretto collaboratore di Palmiro Togliatti, leader del Partito comunista italiano. Dal 1964 fu vicepresidente della Rai.

Bruno Cagli, nato nel 1942 a Narni, in Umbria, è stato sempre trai più apprezzati critici musicali e autore per il cinema e il teatro. E’ componente dell’Accademia Raffaello di Urbino.

domenica 26 settembre 2010

Proteggere monti e corsi d’acqua

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Proteggere monti e corsi d’acqua
Petrano, Bosso e Burano: il comitato Atanagi incontra la giunta
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Cagli Nella “provincia del sole e del vento” ci sono anche idee meno ambiziose ma altrettanto importanti: quelle che nascono dai cittadini che, a Cagli, vogliono una maggiore tutela e valorizzazione dell'ambiente circostante. Così un anno fa è nato, nel circolo cittadino Atanagi, il primo comitato di tutela e valorizzazione del Monte Petrano e dei fiumi Bosso e Burano. “Un comitato – spiega Marco Valeri, uno dei promotori – che non si limita a criticare gli interventi dell'amministrazione comunale ma che fa proposte concrete”. In un recente incontro aperto al pubblico il comitato ha illustrato una serie di interventi urgenti, come quello di una maggiore pulizia nel pianoro del Petrano, e nuovi progetti, come la realizzazione di una pista ciclabile che possa collegare Cagli alla vicina frazione di Secchiano. Le proposte, che presto saranno illustrate al sindaco Patrizio Catena e agli assessori all’ambiente, al turismo e ai lavori pubblici, sono arrivate fino in provincia attraverso le interrogazioni del consigliere dell'Udc, Marcello Mei. “Tra le varie iniziative proposte per valorizzare l’area, nell’ottica di uno sviluppo eco sostenibile – ha affermato Mei - sono stati illustrati nel “progetto Bosso” varie iniziative, tra cui una pista ciclabile da Cagli a Secchiano a fianco della strada provinciale, aree di parcheggio e sosta attrezzata per pic-nic, una palestra di roccia attrezzata nella parete del Monte Santa Maria e piccole strutture ad uso degli appassionati di canoa che, anche nei mesi invernali, discendono i suggestivi canyon del Bosso. Essendo quel tratto un'area in cui la provincia stessa ha lanciato un concorso di idee per la realizzazione di una area turistico ricettiva nel pieno rispetto dell’ambiente ed alimentata con energie rinnovabili, valutato anche il considerevole numero di frequentatori della zona ed essendo nei programmi dell’ente il potenziamento della mobilità sostenibile e la realizzazione di una rete di piste ciclabili, si chiede se la giunta provinciale intenda prendere in considerazione anche questi progetti portati avanti dal comitato cittadino”.

“Bloccate quell’accordo” - Allarme discarica

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Gambioli Giuseppe
“Bloccate quell’accordo” - Allarme discarica
Rifiuti speciali a Ca’ Guglielmo, Gambioli: “Scelta nata per fare cassa”
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Cagli Allarme discarica - scrive Giuseppe Gambioli, uno dei capigruppo di minoranza per la vicenda di Cà Guglielmo per la quale è stato approvato un protocollo di intesa tra Comune e Marche Multiservizi per la chiusura anticipata della discarica relativamente allo smaltimento dei normali rifiuti urbani, trasfomandosi in un sito di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi - è allarme perchè arriverà una montagna di fanghi da impianti di trattamento o derivati da produzioni industriali. Si prevede lo scarico di 5000 tonnellate di rifiuti al mese, per 2 anni e mezzo; in media 180 camion al mese. Marche Multiservizi è a caccia di altri soldi e colpisce ancora in accordo con le solite compiacenti amministrazioni di sinistra (provincia, comunità montana, comune). Lo spazio disponibile per i nostri rifiuti verrà così venduto per fare cassa e tappare i buchi di chi doveva gestire lo smaltimento; il fondo per la sistemazione finale della discarica, che i cittadini hanno già pagato e continueranno a pagare in bolletta per essere sembra essersi alleggerito se non scomparso. Resta il fatto che noi dovremo portare i nostri rifiuti altrove e nessuno ci garantisce che la cosa non avrà ripercussioni nelle bollette. Dal protocollo i cittadini di Cagli e di tutta la Comunità Montana potranno solo rimetterci - conclude Gambioli - e nelle nostre tasche non arriverà nulla, anzi ci faranno pagare come sempre e senza garantirci nemmeno la sicurezza che non ci arrivi prima o poi anche un bel aumento di tariffe motivato dal fatto che i nostri rifiuti che devono essere trasportati più lontano”.

Non va inoltre dimenticato che da tempo nella zona di San Savino limitrofa alla discarica di Ca’ Guglielmo, i residenti denunciano : “puzzolenti fetori, che sprigionano dalla discarica specialmente in estate”. Il timore generale è che il nuovo accordo possa aumentare di molto alla faccia di chi vive nella zona.
                                                                                                                                                      G.B.

sabato 25 settembre 2010

Dall'Avulss, un corso di formazione per il volontariato socio-sanitario

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Dall'Avulss, un corso di formazione per il volontariato socio-sanitario      

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Cagli (Pesaro Urbino)- Nuovo corso di formazione per il volontariato socio-sanitario della durata di 46 ore, a partire dal 27 settembre al costo di 15 euro. A promuovere l’iniziativa è l’associazione Avulss di Cagli. Oltre che ad essere un modo per reclutare nuovi volontari, il corso rappresenta un momento di formazione importante per tutti coloro che vorranno partecipare viste le tematiche ed i temi trattati. A coloro che frequenteranno almeno i ¾ delle lezioni e parteciperanno alle due “giornate residenziali” sarà rilasciato un attestato di frequenza. Inoltre, a chi sosterrà il colloquio finale sarà rilasciato un attestato di idoneità a svolgere il servizio di volontariato socio-sanitario.
Per informazioni contattare la sede dell’associazione Avulss in via Lapis, 88 a Cagli.
Redazione Fanoinforma

Mazzacchera: “Azioni sinergiche”

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Mazzacchera: “Azioni sinergiche”
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Cagli Per iniziativa dell'Assessorato al turismo del Comune è stato stampato l'atteso pieghevole dei ristoranti locali. Vi sono riportati, con una breve descrizione in lingua italiana e inglese, tutti i ristoranti ed anche i luoghi dove è possibile acquistare carni pregiate, salumi di qualità, prodotti alimentari del territorio. “In una delle ultime riunioni con gli operatori turistici - ha dichiarato il vicesindaco Alberto Mazzacchera - era emersa questa esigenza a cui abbiamo provveduto a dare immediata risposta. Quindi accanto alla iniziativa Idealmente Cagli che si è rivelata assai utile e gradita ai turisti, si potrà affiancare questo pieghevole per far conoscere coloro che operano nei settori dell’enogastronomia”. Ora l'Amministrazione è impegnata a preparare l'uscita di una pubblicazione di un libro che tratterà delle ricette tradizionali, insieme ad altro materiale pubblicitario che riguarderà la promozione e l'accoglienza turistica. Inoltre sono allo studio azioni sinergiche per lo sviluppo turistico”.

Cagli, quella rotatoria che fa discutere

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Cagli, quella rotatoria che fa discutere
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E' quasi terminata la costruzione della rotatoria stradale realizzata con i finanziamenti previsti per il collegamento con la futura pedementana a Cagli - dichiara Marcello Mei, consigliere provinciale - e già da parte di tanti cittadini si sollevano forti e preoccupate critiche per la modalità di esecuzione. “Quella rotatoria - insiste Mei Marcello - è un pericolo per cui chiederò un incontro urgente con l'Assessore provinciale ai Lavori Pubblici. Mi stupisce il fatto che nessun amministratore di Cagli sia vigorosamente intervenuto per farla modificare. Basta fare un rapido sopralluogo per verificarne la pericolosità in vari punti”. Mei si riferisce al tratto che dovrebbe consentire l'immissione in superstrada in direzione Cantiano, privo completamente di corsia di accelerazione e posto addirittura in semicurva. “Non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe accadere nel caso in cui un'auto si immettesse, mentre in contemporanea dovesse sopraggiungere un mezzo dalla direzione di Smirra. E' una cosa priva di logica e pericolosissima - precisa Mei - illogica anche l'uscita verso la zona artigianale per chi vuole entrare nel parcheggio del supermercato, visto che l'entrata è a soli tre o quattro metri di distanza e occorre quindi fare una curva a gomito. Non meno pericoloso è anche lo stop per i veicoli diretti dal capoluogo verso Smirra, sulla vecchia Flaminia. Nel vecchio tracciato era posto a sufficiente distanza dalla uscita della superstrada e già causava qualche problema, mentre ora è stato portato quasi a ridosso della stessa e non è certo sufficiente il fatto che sia stata realizzata una specie di semicurva che nelle intenzioni dovrebbe rallentare i veicoli. Insomma sono stati creati vari punti critici e di pericolo per la circolazione. “Credo - termina Mei - che con i soldi stanziati per questa infrastruttura si dovesse fare sicuramente meglio”.

Interrogazione in Provincia per pista ciclabile Torrente Bosso

Interrogazione in Provincia per pista ciclabile Torrente Bosso
Autore: Mario Carnali
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CAGLI _ Si torna a parlare del Progetto Bosso e della pista ciclabile sulla provinciale Cagli – Secchiano, un progetto presentato qualche giorno fa dal Comitato per la Difesa e Valorizzazione della valle del Bosso e che presto sarà illustrato al sindaco Patrizio ctena e anche agli assessori all’ambiente, turismo e lavori pubblici. Nel frattempo, essendo presente all’incontro pubblico organizzato dal Comitato il consigliere provinciale Marcello Mei, si è fatto portavoce in Provincia con la seguente interrogazione: 'Nelle scorse settimane una associazione – si legge nell’interpellanza di Mei rivolta al presidente della Amministrazione Provinciale Matteo Ricci - recentemente sorta a Cagli per la valorizzazione del territorio ha elaborato una serie di proposte con particolare riguardo al Monte Petrano ed alla gola del torrente Bosso. In particolare in una riunione pubblica sono state proposte una serie di iniziative volte a rendere più accogliente da un punto di vista del turismo ambientale e sportivo il tratto della gola del Bosso da Cagli a Secchiano. Tra le varie iniziative proposte per valorizzare l’area nell’ottica di uno sviluppo eco sostenibile sono stati illustrati nel “progetto Bosso“ una pista ciclabile da Cagli a Secchiano a fianco della strada provinciale, aree di parcheggio e sosta attrezzata per pic-nic, palestra di roccia attrezzata nella parete del Monte Santa Maria, piccole strutture ad uso degli appassionati di canoa che anche nei mesi invernali discendono i suggestivi canyon del Bosso ed altro. Essendo il tratto in questione nella zona nella quale la Provincia ha lanciato un concorso di idee per la realizzazione di una area turistico ricettiva nel pieno rispetto dell’ambiente ed alimentata con energie rinnovabili. Valutato il considerevole numero di frequentatori della zona, provenienti anche dai comuni limitrofi e da fuori provincia, in particolare nei mesi estivi. Essendo nei programmi dell’Ente il potenziamento della mobilità sostenibile e la realizzazione di una rete di piste ciclabili
si chiede di sapere
se la Giunta Provinciale intenda prendere in considerazione anche il tratto Cagli – Secchiano , con eventuale prosecuzione fino Pianello, tra quelli nei quali potrà essere realizzata una pista ciclabile al fine di permettere ai tanti che già percorrono quel tratto di strada di farlo senza il pericolo di essere investiti ed al fine di realizzare un’opera che potrà contribuire alla valorizzazione e ad una maggior fruizione di un’area che presenta una grande opportunità turistico sportiva. Marcello Mei Capogruppo UDC – Consiglio. Prov.le Pesaro-Urbino'.

giovedì 23 settembre 2010

ATLETIC CAGLI C5- COLBORDOLO C5

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ATLETIC CAGLI C5- COLBORDOLO C5
Ora
venerdì 24 settembre · 21.30 - 23.00
Luogo
Palestra comunale Panichi Pieretti CAGLI
1° Turno di campionato
SERIE D GIRONE A
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Ladri pentiti restituiscono reliquie Sant'Anna

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Ladri pentiti restituiscono reliquie Sant'Anna

Rubate da Chiesa Cagli, 'premio' Comune ancora valido

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CAGLI (PESARO URBINO), 23 SET - Forse pentiti del furto sacrilego, i ladri che avevano rubato la teca con le reliquie di Sant'Anna a Cagli l'hanno restituita. Dopo il furto, l'amministrazione comunale aveva annunciato un premio in denaro, 500 euro, per chiunque avesse fornito notizie utili a ritrovare la teca. Ieri invece, ignoti hanno deposto sull'altare della Chiesa di Santa Chiara la scatola di vetro e metallo con i frammenti di quelle secondo la tradizione sono i resti della Santa. Manca pero' il grande reliquiario in legno. Il premio, per aiutera' a ritrovarlo, e' sempre valido. (ANSA)

Oggetto schedato contro la vendita

Cagli I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona continuano le loro indagini sul furto, anche dopo la restituzione della teca, nonostante la sensazione sia quella di un colpo maldestro, messo a segno da chi non ha ben chiaro cosa poi fare di un oggetto del genere. Il reliquario rubato nella chiesa di Santa Chiara infatti è tra gli innumerevoli beni culturali che risultano catalogati nelle banche dati delle Soprintendeze. Un metodo che ne limita fortemente la commercializzazione clandestina, togliendo la possibilità che gli oggetti trafugati possano essere esposti in pubblico.

Raccolta differenziata, proseguono gli incontri di Provincia e Marche Multiservizi

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Raccolta differenziata, proseguono gli incontri di Provincia e Marche Multiservizi     

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Proseguono nel territorio gli incontri di sensibilizzazione “Ambiente pulito un diritto, raccolta differenziata un dovere”, promossi da Provincia e Marche Multiservizi nell’ambito della nuova campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata. Dopo l’iniziativa di ieri a Sant’Angelo in Vado, nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, il tour informativo prosegue con nuove date. I prossimi appuntamenti sono in programma a Mercatino Conca martedì 5 ottobre, alle ore 21, nella sala del teatro comunale (Piazza Rossini), e a Cagli, mercoledì 6 ottobre, sempre alle 21, a Palazzo Mochi Zamperoli. Interverranno il presidente della Provincia Matteo Ricci e l’amministratore delegato Maurizio Tiviroli. Al termine gli animatori di “Show Village” coinvolgeranno adulti e bambini con simpatici giochi e spettacoli a premi, per divertirsi insieme con la raccolta differenziata e il rispetto dell’ambiente. 
Redazione Fanoinforma.it

martedì 21 settembre 2010

Le strutture sportive non hanno molta fortuna

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Cagli - Le strutture sportive non hanno molta fortuna
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C AGLI _ Il problema di assicurare impianti sportivi alle varie società locali che svolgono attività agonistica nelle diverse discipline, si trascina da decenni. E sull’argomento torna alla carica il capogruppo del PdL, Giuseppe Gambioli: 'Le strutture sportive a Cagli – si legge nel comunicato di Gambioli - non hanno molta fortuna: la palestra Panichi Pieretti è fatiscente al punto che si è dovuto rinunciare al campionato di basket, la palestra di Porta Massara preoccupa i genitori per il pericolo dell’amianto, i giovani che praticano il calcio, dai Pulcini fino ai Juniores, sono costretti a migrare vicino ad altre strutture, Acquaviva, Pianello e Cantiano con grande disagio sia per i ragazzi sia per i genitori che li accompagnano. Più volte quest’amministrazione ha promesso la risoluzione di questi problemi come il rifacimento del campo sintetico di Acquaviva, una palestra nuova e l’adeguamento del campo di Santa Croce. Il PdL, la Lega Nord e il PRI ricordano a questa amministrazione comunale di dare seguito alle promesse fatte ai cittadini di Cagli su questioni così annose e gravi e di non trascurare le strutture basilari per un regolare svolgimento delle attività sportive per i nostri giovani. Sulla palestra di Porta Massara, oltre a liberare un’area storica della città da una struttura fatiscente e indecorosa, c’è anche l’urgenza di garantire la salute pubblica e come già più volte richiesto si chiede che l’amministrazione comunale renda pubblico, esposto all’interno della palestra, le analisi ambientali debitamente aggiornate, al fine di tranquillizzare i genitori dei numerosi ragazzi che frequentano la palestra della mancanza di amianto nell’ambiente'.