Gelo e freddo in tutta la provincia.
Il Generale Inverno non accenna a deporre le armi. Anche a marzo inoltrato, a meno di due settimane dalla primavera, continua imperterrito a sparare su tutto il territorio provinciale fiocchi bianchi che portano disagi. Le previsioni meteo ormai dicono il vero. Come annunciato da giorni, fitta la nevicata che s’è abbattuta ieri su tutta la provincia o quasi. A Pesaro città, dove ha iniziato a piovere a intermittenza dal mattino, s’è visto solo qualche fiocco, lontano ricordo di quel che è accaduto tra il 31 gennaio e i primi giorni di febbraio quando il capoluogo rimase in ginocchio sotto i colpi del ghiaccio. Discorso differente nell’entroterra, dove è nevicato nel vero senso della parola - e tanto - anche ieri. La prima spruzzata bianca è arrivata a Urbino nelle ultime ore della mattina nonostante l’allerta meteo, sulla provincia tutta, era stata lanciata dalle 18 in poi. Nelle prime ore del pomeriggio le strade della città ducale, soprattutto quelle periferiche e isolate, hanno iniziato ad accusare. In mezz’ora - tra le 15 e le 15.30 - si sono accumulati tre-quattro centimetri di coltre nevosa, con comprensibili disagi per la circolazione. Alcuni automobilisti sono rimasti in panne dentro le mura e anche fuori il centro storico, in qualche viuzza secondaria, liberato solo grazie alla tempestività dei soccorsi prestati dai vigili del fuoco locali. Pompieri impegnati anche in Valmarecchia e in altre zone della provincia, dove ben presto si sono formati 10 centimetri di neve al suolo. E’ il caso di Mercatello sul Metauro e Apecchio, di Piobbico, Cantiano, Cagli e Acqualagna. Il traffico sulla Statale 73bis di Bocca Trabaria è bloccato in entrambe le direzioni da due mezzi, fermi a causa della neve nei pressi della fornace Volponi. Un autoarticolato, sulla corsia in direzione di Fermignano, e un’automobile, ferma a pochi metri dal primo in direzione Urbino. La vicinanza tra i due non permette il passaggio delle altre vetture. In attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e degli altri mezzi di soccorso, che tardano ad arrivare per la congestione del traffico, i conducenti delle altre auto stanno tentando di liberare da soli la carreggiata per proseguire la marcia.
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