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mercoledì 17 marzo 2010

Perso il figlio, papà muore di crepacuore

Domenico Camborata

Perso il figlio, papà
muore di crepacuore

Tragedia a Pianello di Cagli. Domenico Camborata, 51 anni, non ha retto al dolore per la scomparsa di Fabio avvenuta per un colpo di fucile che i carabinieri hanno ritenuto intenzionale il 27 febbraio
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Cagli, 17 marzo 2010 - E’ morto di crepacuore. Domenico Camborata, 51 anni, di Pianello di Cagli, non ha retto al dolore causato dalla morte del figlio Fabio di 22 anni, avvenuta per un colpo di fucile che i carabinieri hanno ritenuto intenzionale la sera del 27 febbraio scorso. Il padre, volontario della croce rossa, non ha mai creduto al suicidio.

Anzi, aveva incaricato un avvocato di approfondire gli accertamenti perché era convinto che il suo ragazzo fosse rimasto vittima di uno sparo accidentale. Tre giorni fa, Domenico Camborata si era sentito male. Aveva il respiro affannoso, parlava a fatica. Si era sottoposto ad un controllo cardiaco ma l’esito era stato rassicurante. Il cuore stava bene. L’altra notte è morto nel sonno.

La moglie ha dato l’allarme alle 4 di mattina, sentendo che il marito respirava a fatica. A nulla sono valse le prime cure e l’arrivo dell’ambulanza del 118. Domenico Camborata è spirato tra la disperazione della moglie e degli altri parenti che abitano vicino nel piccolo agglomerato di Polea che si trova a circa un chilometro dalla frazione di Pianello. Era da diversi anni un collaboratore di Croce Italia Marche, un organizzazione nella quale svolgeva un lavoro di autista accompagnatore ed il suo impegno nel sociale era rivolto da tempo anche come volontario nella locale Croce Rossa di Cagli.

Era stato delegato provinciale, per diversi anni e per la zona di Cagli, della Protezione Civile. Fin dalle prime emergenze era andato per vari giorni insieme ad una delegazione cagliese, nella zona dell’Aquila come volontario della Croce Rossa per portare aiuto e solidarietà nel recente sisma che ha colpito la Regione Abruzzo. Aveva anche una piccola azienda agricola di famiglia nella quale si dedicava da tempo con grande volontà ed impegno.

Oltre alla moglie ed al figlio Fabio, era padre di un altro figlio che è da qualche anno arruolato nel Corpo Forestale e che presta servizio nella Caserma di Piobbico. Una famiglia molto benvoluta in tutta la zona ma che ha conosciuto in pochi giorni un tragico susseguirsi di vicende che hanno sconvolto l’intera comunità cagliese. Nella serata di ieri pomeriggio dall’Ospedale di Cagli la salma è stata trasferita ad Urbino per l’autopsia.

La Direzione di Cagli Alert si unisce al dolore della Fam. Camborata per la perdita dei propri cari.

                                                  PGRevolution (Paolo Grassi)

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