Cagli “D'ora in poi, quando andremo al mare, pagheremo l'ombrellone al nostro Comune o alla Comunità montana”. Può sembrare un paradosso, ma è il pensiero di molti cagliesi indignati per i cambiamenti che la Regione ha apportato alla legge che regola la raccolta dei funghi. Oltre all'inasprimento delle sanzioni per chi li raccoglie abusivamente, la legge regionale prevede ora una diversa modalità di gestione dei fondi ottenuti dal pagamento dei tesserini. Prima questi fondi erano distribuiti ai territori dove i funghi si raccolgono, ora la Regione ha deciso di ripartire questi fondi in base alla residenza del raccoglitore. In poche parole, i soldi dei tesserini dei raccoglitori che vengono dalla costa non verranno più versati alla Comunità Montana che, d'altra parte, sostiene delle spese per il mantenimento ambientale dei terreni, ma alla provincia di residenza del raccoglitore. “Siamo indignati – sostengono i raccoglitori cagliesi - queste modifiche penalizzano fortemente le aree interne. Il nostro territorio è ricco di funghi e tartufi e per questo, nel periodo di raccolta, le nostre campagne sono invase da raccoglitori provenienti da tutta la regione. Questo è l'ennesima legge che penalizza le aree interne a favore della costa”.
IRENE OTTAVIANI
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