La battaglia di Paravento, tra memoria e racconto
Sabato 23 giugno, alle ore 10, nell’ex edificio scolastico di Paravento di Cagli, incontro promosso dall’Anpi provinciale, con proiezione del video – racconto di Claudio Cecchi ed importanti testimonianze
Cagli (PU) - “La battaglia di Paravento, tra memoria e racconto” è il titolo dell’iniziativa che si terrà sabato 23 giugno, alle ore 10, nell’ex edificio scolastico di Paravento di Cagli, promossa dall’Anpi provinciale (Associazione nazionale partigiani d’Italia) con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comuni di Cagli, Cantiano e Frontone e Comunità Montana Catria e Nerone e con la collaborazione della Protezione civile di Cagli.
La battaglia di Paravento (19 – 20 giugno 1944) è, insieme a quelle di Vilano (frazione del Comune di Cantiano) e dell’Alpe della Luna (nel Comune di Borgo Pace), uno dei fatti più significativi e importanti della resistenza nel territorio provinciale, di cui fu protagonista la V Brigata Garibaldi “Pesaro”, operante nei luoghi della dorsale appenninica fra il Catria e il Nerone. A differenze delle altre due, ricordate dagli storici nazionali e locali, è però meno nota. Da qui la volontà dell’Anpi di “colmare una inspiegabile dimenticanza e ricordare le circostanze in cui trovò la morte un valoroso giovane partigiano, il cui sacrificio attende ancora il doveroso riconoscimento”.
Sabato 23, dopo i saluti delle autorità, verrà proiettato il video racconto di Claudio Cecchi (oggi 90enne) a cura di Gianfranco Boiani, per poi lasciare spazio alla testimonianza del partigiano Zeno Viggiani. Alle ore 12.30, chi vorrà potrà partecipare al pranzo (costo 12 euro), mentre alle ore 16 è prevista una passeggiata nei luoghi degli scontri sulle pendici del Monte Catria (info e prenotazioni: cell. 348.3869901 o 0721.30600). Come ricorda l’Anpi, il 19 e 20 giugno 1944 il monte Catria fu teatro di un episodio di guerra partigiana a cui, nel resoconto ufficiale della V Brigata Garibaldi, venne dedicato solo un accenno, pur essendo tra i più salienti.
Protagonista della vicenda fu il distaccamento Pisacane del primo battaglione della brigata, con il sottotenente Antonio Orlandi (Tonino) al comando militare e Claudio Cecchi commissario politico. A differenza delle battaglie di Vilano e Alpe della Luna, non si trattò di rastrellamenti già programmati, ma dell’immediata reazione tedesca ad una precedente scaramuccia, nella quale i suoi militari avevano avuto la peggio. Anomala anche la durata della battaglia: un intero pomeriggio e tutta la mattinata successiva, con 67 partigiani che tennero testa a 300 soldati tedeschi, ben addestrati, ben armati ed esperti nei combattimenti in montagna. Circa 30 civili furono presi in ostaggio a Cagli dai tedeschi. Al conflitto seguì immediatamente la trattativa, grazie all’abilità diplomatica di Claudio Cecchi.
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