RIVOLTA PENDOLARI ENTROTERRA
Una "farsa". Così una nostra lettrice, Roberta Magi, definisce la variazione di orari e percorsi estivi degli autobus Adriabus nel nostro territorio, soprattutto per chi come lei deve recarsi al lavoro ogni mattina, quando invece ci si "preoccupa di garantire un servizio ai turisti e non solo, con navette di giorno e di notte sempre gratis. Sono indignata e stanca di essere vincolata ad un piano di trasporto che non offre più un servizio pubblico — spiega Roberta — adattato alle esigenze del lavoratore o del cittadino, ma solo un’illusoria tabella di orari con un servizio effimero e privo di qualità. In meno di un mese è stata soppressa la linea diretta Cagli-Pesaro delle 6.15 ed è stata attivata una coincidenza a Fossombrone alle 6.50 per consentire a coloro che provengono dalle zone di Cagli, Acqualagna, Piobbico e Apecchio di raggiungere, Pesaro facendo il cambio a Fossombrone".
Ma non è finita qui: "Dal 14 giugno scorso anche la corsa diretta Fossombrone-Pesaro è stata soppressa. Dunque — continua — tutti i pendolari che come me vivono a Cagli o ad Acqualagna e ogni mattina si recano a lavorare a Pesaro sono costretti a cambiare due volte il pullman, prima a Fossombrone e poi a Fano. La situazione peggiora per chi proviene da Apecchio o Piobbico perché i cambi da fare sono tre. Inoltre a Fano la coincidenza non è neppure immediata. Noi paghiamo un abbonamento per un servizio che non ci viene offerto — dice Roberta —: i tempi di percorrenza sono aumentati a causa dei cambi e delle numerose fermate, arrivando con un quarto d’ora di ritardo alle 8".
Poi c’è da considerare l’orario dell’autobus di ritorno: "Parte alle 13.45 da Pesaro. Chi come me è un dipendente pubblico, come fa completare l’orario di 6 ore giornaliere? — si chiede —. Credo in tutta onestà che chi ha deciso a cuor leggero i tagli da operare nelle corse autobus non si sia minimamente posto il problema di come vivono i pendolari dell’entroterra. Probabilmente non sa cosa significa alzarsi alle 5.30 del mattino e tornare a casa alle 15.30 del pomeriggio".
La nostra lettrice però ci tiene a sottolineare un altro concetto: quello che se da una parte si tagliano le corse degli autobus dall’entroterra, dall’altro si potenziano invece i bus navetta gratuiti sia di giorno che di notte. Navette che, secondo i dati forniti dal Comune di Pesaro, hanno trasportato lo scorso anno circa 66mila persone, che hanno usufruito sia delle linee che portano alla zona mare, che quelle che dal parcheggio San Decenzio portano in piazza del Popolo e che da via dell’Acquedotto portano in piazzale Lazzarini passando per l’ospedale. Solo queste ultime due, secondo un piccolo calcolo, farebbero oltre un centinaio di corse al giorno, escluso il sabato e la domenica e tutto il mese di agosto.
"Per me che lavoro, quello della navetta gratuita è un servizio davvero eccellente e positivo — spiega Sandro Cecchini, appena salito sul bus che porta al parcheggio San Decenzio —. Io lo uso tutti i giorni, sia d’estate che d’inverno e devo davvero fare i complimenti a chi l’ha pensato, anche perché in questo modo utilizzo un parcheggio gratuito per la mia auto e risparmio anche in benzina".
Effettivamente,soprattutto negli orari di punta, le navette gratuite sono davvero stracolme, ovvero dalle 6,30 alle 9 del mattino e dalle 18,30 alle 20 della sera. Ovviamente con l’estate tendono un po’ a svuotarsi, visto il massiccio utilizzo di bici e scooter, ma in compenso a riempirsi sono quelle che, a partire dal mese di giugno, portano al mare e cioè le linee Mare-Trieste, Mare-Sottomonte, Mare-Notte e Mare-Baia. Le prime due per il momento sono attive solo nei week-end ma dal 1°luglio andranno tutti i giorni. La linea Mare-Baia si può utilizzare solo nei fine settimana, mentre quella notturna è già attiva ogni sera.
di Alice Muri
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