Nuovo impianto eolico La Cna prova a mediare
Gli artigiani sono comunque favorevoli
Cagli Le energie alternative e, in particolare, la realizzazione di un parco eolico tra i comuni di Urbania e di Piobbico, stanno ancora facendo discutere gli addetti ai lavori e l'opinione pubblica. Da un lato i favorevoli che, di fronte al problema del surriscaldamento globale, vedono le risorse energetiche rinnovabili come una valida alternativa. Dall'altro lato il fronte del no che guarda, invece, alla compatibilità degli impianti con l'ambiente circostante. Anche la Cna interviene nel dibattito il corso e, favorevole alla realizzazione di un parco eolico tra Urbania e Piobbico, propone una mediazione tra le ragioni dei favorevoli e quelle dei contrari, entrambe condivisibili.
Le ragioni del sì non sono incondizionate. Secondo la Cna, infatti, “deve essere verificata in loco la collocazione di ciascuna delle pale dell'impianto eolico e occorre che ne venga ridotto il numero. Non solo, la dimensione delle pale non deve superare la misura minima indicata dalla ditta (66 metri più elica) e, le comunità sulle quali il parco eolico insiste, devono essere adeguatamente ed economicamente compensate”. Nelle ragioni del no c'è secondo la Cna il tentativo di individuare altre possibili energie alternative: dal fotovoltaico all'idroelettrico. Dunque, “sono di evidente importanza le ricadute economica che l'impianto potrebbe generare”.
IRENE OTTAVIANI
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