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mercoledì 17 febbraio 2010

Adele Bei, un esempio d’attualità

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“Adele Bei, un esempio d’attualità”
La professoressa Ninel Donini ha ricordato la grande partigiana e senatrice, unica donna alla Costituente
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Cagli Lunedì scorso la professoressa Ninel Donini ha incontrato gli studenti dell'Università Libera Itinerante di Cagli per raccontare la vita e l'impegno politico di Adele Bei. Un momento importante di riflessione che ha permesso al pubblico di conoscere una donna che da Cantiano, sua paese natale, è arrivata a scrivere la storia dell'Italia.

Nata nel 1904, Adele Bei ha diretto, giovanissima, varie manifestazioni femminili di protesta diventando un'apprezzata attivista sindacale. A 18 anni sposa Domenico Ciufoli che insieme ad Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci, Pietro Secchia e Umberto Terracini, nel 1921 fondarono il partito comunista di Italia. Durante il fascismo fu costretta ad abbandonare Cantiano e, dopo anni di esilio, nel 1933 venne arrestata.

Con la caduta del fascismo riacquistò la libertà e prese parte alla Resistenza. Il suo impegno non si spense nel dopoguerra, anzi, si concentrò subito nell'organizzazione dei movimenti delle donne. Fu responsabile della Commissione femminile nazionale della Cgil e da questa venne designata come unica donna alla Consulta. “La Consulta – spiega Ninel Donini – fu una sorta di primissimo parlamento italiano provvisorio”. Il 2 giugno 1946 Adele Bei venne eletta all'Assemblea Costituente dove operò soprattutto per la parità fra uomo e donna. Nel 1948 venne eletta senatrice. “Particolarmente attenta ai problemi del mondo femminile – afferma Ninel Donini – si battè per il miglioramento della condizione carceraria femminile e per maggiori diritti alle donne lavoratrici”. Nel 1953 e '58 fu eletta nelle fila del Pci alla Camera dei Deputati dove rappresentò le Marche, con particolare attenzione alla sua provincia d'origine, Pesaro. La sua lotta a favore dei più deboli e la difesa delle donne nel lungo cammino dell'emancipazione non si affievolirono neanche a fine legislatura. Adele Bei si spense a Roma nel 1976. Luigi Longo e Enrico Berlinguer scrissero: “Con lei, muore una delle donne più intrepide del nostro tempo”.

Un pubblico numeroso ha applaudito la lezione di Ninel Donini che, concludendo, ha affermato: “Noi donne non dobbiamo mai abbassare la testa davanti alle difficoltà e alle ingiustizie. Adele Bei è un esempio importante di come anche le donne possano intraprendere le battaglie più dure e vincerle”. Una donna ha commentato: “Le donne sono tornate ad essere una merce di scambio, quando guardo la Tv mi sento offesa da quello che vedo”.
irene ottaviani,

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