E’ davvero tutto in maschera il Carnevale dell’enigmista “Leone da Cagli”
Che derivi da "carnem levare", togliere la carne a indicare la subentrante Quaresima, che provenga da "carrus navalis", carri a forma di navi in antiche processioni, sta di fatto che a Carnevale ogni scherzo vale. Un "vale" riveduto e corretto in "Vale" a Fano un paio d'annetti fa, allorché sfilava un superbo Valentino Rossi di cartapesta, anzi, di corta ... pista, ovvero quel medesimo circuito che s’accorcia sotto la sua moto e dove lui manda fuor di geometria i cilindri coi suoi rombi.
Sinonimo di maschera, il Carnevale è parente stretto  della enigmistica che, come etimo insegna (sostantivo àinigma dal verbo  ainìttomai), si caratterizza nel parlare in modo oscuro, coperto, e  dunque mascherato. E a proposito, si possono scomporre le otto lettere  della parola "maschera" e ricomporle in "marchesa" o "marasche" (le  viscioline dal sapore dolce e acidulo e di cui al delizioso Maraschino).  Al plurale s'otterrebbero invece sia "marchese" che quel "cashmere" che  sta per cachemire. Comico Ferrini a parte (ricordate la Signora  Coriandoli?), davvero sorprendenti si dimostrano gli anagrammi di  "Coriandoli". Lo dimostrano sia il verbo “riciondola” (di cui al dente  da togliere) che il sostantivo "ladrocinio" (di cui alla parcella di chi  lo ha tolto), senza da ultimo trascurare quel corroborante "Cordialino"  che serve a tirarci su, specie di fronte a drastiche mutazioni  lessicali come quelle testé proposte. A giocare a nascondino con nomi di  maschere famose contenute in frasi fatte, non c'è che da accontentarsi  d'un magro raccolto, e cioè: - Troppi complimenti non far, lecchino! -  (Arlecchino); - Sconcertante come neghino la verità! - (Meneghino); - Vi  son pulci nella scatolina! - (Pulcinella); - Correr per selve al suon  del flauto: Pan tal oneroso compito avea! - (Pantalone). Tra i proverbi  meno noti sul Carnevale merita citazione l'assai poco confortante  "Carnevale o Quaresima per me è sempre la medesima", dove soltanto  l'immancabile pignolo pretende che si specifichi se trattasi di costanti  rinunce o incessanti bagordi, passando così da stupido proprio per  darsi arie da homo sapiens. 
Leone  Pantaleoni



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