“Carico irregolare in discarica”
Segnalato dall’Arpam alla procura. Pierfranceschi: chissà quante volte è accaduto
Cagli Aveva avvisato tutti: avrebbe monitorato  con attenzione l’attività di conferimento nella discarica di Ca’  Guglielmo per verificare se fosse conforme alle norme. Oggi Anacleto  Pierfranceschi, consigliere comunale del Pdl, dal suo monitoraggio ha  individuato elementi che lo proccupano.
A  seguito  del   materiale  prelevato presso gli uffici competenti  e  come   da   risposta  dell'assessore  regionale  Donati  all'interrogazione  del   consigliere  regionale  del Pdl Giancarlo  d'Anna  sono  venuto  a   conoscenza  che  in un'occasione  l'Arpam   ha  provveduto  a   segnalare,  dopo aver effettuato un prelievo in discarica,  per   opportuna  verifica,  all'autorità  giudiziaria  che  il  materiale   conferito  non era  conforme a  quanto previsto  dalla  normativa   vigente  in materia. Questo è  però   il  frutto  di un  prelievo  -   precisa  il consigliere  Pierfranceschi  -  ma viene da chiedersi quante  altre  volte nelle quali  non si è  provveduto  a  campionare il   materiale  portato in discarica, tali irregolarità saranno state  commesse? E  tale  materiale  quali  danni  potrà  comportare  alla  salute  dei  cittadini? 
“Ciò  avvalla  ancora   maggiormente   il  mio  pensiero  -  spiega  Pierfranceschi  -   Marche   Multiservizi  ha  individuato  nella   società  G.IM.A. spa  di   Polpenazze in provincia di Brescia  la  possibilità  di  incamerare  una   importante somma  di  denaro  per far  fronte  a  spese  che   l’azienda avrebbe  dovuto  sostenere con quanto già  incassato  con i  soldi già pagati  in  bolletta  dai  contribuenti ma  che,   probabilmente,  sono serviti  per  sanare  altri debiti”.
Pierfranceschi aggiunge inoltre: “Se, come anche riportato nel Protocollo d'intesa sottoscritto dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dalla Comunità Montana Catria e Nerone (Ambito 2B), dal Comune di Cagli e dalla società Marche Multiservizi, tale rifiuto speciale non pericoloso proveniente dalla ditta G.IM.A. doveva servire come strato per la colmatura finale, perché in data 13/12/2010 la società Marche Multiservizi ha trasmesso alla Provincia di Pesaro e Urbino un ulteriore progetto di chiusura, modellamento morfologico e ripristino ambientale della discarica ? Visto che si richiede, tramite le informazioni da me assunte - dichiara Pierfranceschi - la fornitura di circa 10.000,00 mc di terreno vegetale, mi sorge un dubbio: cosa c'è da coprire e nascondere? Perché tale progetto è stato presentato dopo l'avvenuta approvazione del Protocollo d'intesa?
Giovanni Bartoli,




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