“Fermate i prelievi dal Burano”

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“Fermate i prelievi dal Burano”

L’allarme del centrodestra e degli ambientalisti: habitat a rischio. Presidio di protesta

Cagli Un coro di no ai prelievi d'acqua dal pozzo del Burano arriva dall'alleanza di centro-destra e dalle associazioni ambientaliste del territorio. L'emergenza idrica dichiarata nei giorni scorsi non sembra infatti rientrare e il presidente di Marche Multiservizi ha dichiarato che le captazioni del Burano continueranno fino al 30 settembre. 160 litri d'acqua al secondo, 13 mila metri cubi d'acqua al giorno. Una situazione insostenibile per i cagliesi, preoccupati per lo stato in cui versano le sorgenti che alimentano lo stesso fiume Burano e allarmati per il depauperamento dell'habitat naturale circostante. Si sono così incontrati giovedì sera con il consigliere regionale del Pdl Elisabetta Foschi, con tutta l'alleanza di centro-destra cagliese e le associazioni ambientaliste del luogo: H2O, Saxa 2000, la proloco di Acquaviva, Unioncasa Cagli, Sel Cantiano e il Comitato cittadino per la salvaguardia del territorio di Pole. Un incontro voluto dallo stesso centro-destra. “Questa situazione – commenta il consigliere comunale del Pdl Giuseppe Gambioli – va avanti dagli anni novanta. Da allora c'è un accanimento costante nei confronti del pozzo del Burano. Si tratta infatti di acqua buona ad alta pressione che dimezzerebbe i costi di gestione e di depurazione rispetto ai prelievi che avvengono il superficie. Non possiamo permettere che ciò accada perchè prelevare acqua dalle falde profonde significa compromettere l'habitat naturale che ci circonda”. Secondo il centro-destra occorre un maggiore rispetto per il territorio e per i cittadini stessi che nei giorni scorsi sono stati allarmati dal pericolo siccità mentre la stagione appena trascorsa non mostrava segni di pericolo per i fiumi del territorio. “Chi ha decretato l'emergenza? Quali sono i paramentri per stabilire la crisi? - domandano le associazioni – Sono anni che chiediamo di vedere documenti e studi riguardo al pozzo. I cittadini hanno il diritto di conoscere questi dati perchè ne va del loro ambiente. Abbiamo chiesto monitoraggi costanti della situazione ambientale dopo le captazioni ma da vent'anni a questa parte non è stato fatto nulla”. Promesse delle istituzioni non mantenute, studi non fatti e prelievi d'acqua costanti che, al di là dell'emergenza, avvengono in qualsiasi periodo dell'anno nel silenzio totale. Per questo domenica mattina l'alleanza di centro-destra, le associazioni ambientaliste e i cittadini protesteranno davanti al pozzo del Burano per dare un segnale forte alle istituzioni. L'appuntamento è alle ore 10 in Piazza Matteotti.

Irene Ottaviani,

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Manifestazione di protesta contro il prelievo dal Pozzo BURANO

domenica 11 settembre · 10.30 - 13.30

Pozzo del Burano