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lunedì 12 settembre 2011

“L’ambiente è la nostra felicità”

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“L’ambiente è la nostra felicità”
Prelievi dal Burano, fanno il verso a Ricci i cittadini che hanno manifestato
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Cagli Questa è la nostra felicità. Lo hanno gridato a gran voce i cittadini che ieri mattina si sono incontrati in piazza Matteotti diretti verso il pozzo del Burano per dire no alle continue captazioni d'acqua. La loro felicità è l'ambiente, il mare verde dell'entroterra, come lo ha definito poeticamente Tonino Guerra, che ora vedono minacciato dai continui prelievi d'acqua dal pozzo del Burano. Una manifestazione di protesta organizzata dall'alleanza di centro-destra e che ha visto la partecipazione di tutti i partiti dell'opposizione e delle associazioni ambientaliste del territorio. Erano presenti, oltre al centro-destra al completo, anche Uniti per Cagli, Italia dei Valori, Sel, H2O, Saxa 2000, alcuni rappresentanti delle pro loco del territorio, Unioncasa Cagli, il Comitato cittadino per la salvaguardia del territorio e privati cittadini. A questo primo gesto di protesta - commentano gli organizzatori - seguiranno altre iniziative, tutte volte ad informare e coinvolgere sia i cittadini sia le associazioni e sia le altre forze politiche per non lasciare nulla d’intentato per la difesa del nostro territorio. Un'azione comune quindi che, al di là dei partiti e delle diverse posizioni politiche, ha unito i cagliesi a difesa di un bene comune che oggi più che mai vedono minacciato. Non sappiamo quali conseguenze porteranno sul nostro ambiente queste captazioni d'acqua – spiegano i cittadini -. Sono vent'anni che aspettiamo di leggere la documentazione in merito agli studi sul pozzo del Burano, ma da quanto ne sappiamo, non è mai stato fatto nulla. Intanto continuano i prelievi: 160 litri d'acqua al secondo, 13 mila metri cubi d'acqua al giorno per far fronte all'emergenza idrica della provincia ma a Cagli la battaglia per la salvaguardia del territorio è appena cominciata. La presa di posizione e le dichiarazioni palesemente tardive degli amministratori locali - scrive inoltre il consigliere provinciale Marcello Mei - e provinciali e del sindaco di Cagli sono ancora una volta una riprova di quanto scarso sia il loro peso politico visto che intervengono pubblicamente sulla vicenda del prelievo del pozzo Burano 2 molti giorni dopo la sua apertura. Gli amministratori locali dove erano in tutti questi giorni? Non sono in grado, o non vogliono, nemmeno intervenire nei confronti dei tanti prelievi che avvengono lungo i nostri fiumi dove non è raro vedere grossi tubi e pompe che prelevano acqua o prati o impianti sportivi innaffiati in continuazione. Ecco che fine fa in grande parte l'acqua dei fiumi ed ora quella della riserva strategica del Burano e chi ha l'autorità di intervenire non fa nulla.

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