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lunedì 3 giugno 2013

Otto vincitori per un concorso

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Otto vincitori per un concorso


Cagli - Un secondo premio a ex equo e pure una menzione speciale. Neppure questa volta, per la giuria del Concorso internazionale di interpretazione di musica contemporanea Fernando Mencherini, è stato facile decidere.


Giovani, ma bravi e preparati, i musicisti che hanno eseguito brani del maestro cagliese scomparso nel ’97 hanno piacevolmente stupito la giuria.


Proposto dall'associazione Contemporaneo di Cagli, con il patrocinio della Federazione Cemat e la collaborazione di Comune e Istituzione Teatro, il Concorso è stato pensato per ricordare la figura del compositore cagliese Fernando Mencherini (1949-1997), diffondendone l'opera tra le nuove generazioni di esecutori.


L'iscrizione era aperta a musicisti italiani e stranieri, purché non avessero superato i 35 anni di età. Gli interessati dovevano misurarsi con un brano del maestro cagliese tra quelli scelti per l’occasione. L’adesione è stata alta, con più di 50 iscritti da Italia, Austria, Spagna, Svizzera, Germania, Giappone.


Nel corso della serata di premiazione la giuria, composta da Massimo Mazzoni, Fausto Bongelli, Gianfranco Leli, Gastone Mencherini e presieduta da Renzo Cresti, ha annunciato i vincitori, che si sono esibiti sul palco del teatro comunale di Cagli.


Il primo premio è andato ad Angelo Arciglione (pianoforte) ed Eleonora Turtur (violino) per la capacità di costruire un suono e un fraseggio adeguato al brano, con una introspezione interpretativa raffinata e profonda, evidenziata soprattutto dalla ricerca timbrica del pianoforte.


Il secondo premio, invece, se lo divideranno Silvia Cignoli (chitarra) per la decisione con cui ha affrontato un brano impegnativo dal punto di vista tecnico, sottolineando le variazioni dinamiche e la qualità del suono e il quartetto d'archi “Sincronie” per l'apprezzabile vivacità nell'affrontare le molteplici sfaccettature del brano, in un risultato sonoro convincente.


Per aver affrontato con slancio una partitura difficile, riuscendo a esprimerne il senso complessivo, Stefano Papa (sax) si è meritato una menzione speciale.


La serata è stata conclusa dal sassofonista Massimo Mazzoni che ha eseguito un brano particolare della produzione mencheriniana: Piangere la pietra, per sax e voce, su testo e con la voce recitante (registrata) del poeta Edoardo Sanguineti.



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