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Cagli: edificio multifunzionale e parcheggio ex piazzale Agip, il punto sul progetto
Alberto Mazzacchera, vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Cagli fa il punto sul progetto: “L’idea di costruire un parcheggio in questa parte del centro storico di Cagli non è più un sogno irrealizzabile. Con una incisiva trattativa condotta con l’ENI è stato possibile liberare questa area che essendo a ridosso di Ponte del Risorgimento funge inevitabilmente da cerniera tra le due parti maggiori del capoluogo: quella monumentale antica dove si concentrano i servizi principali e che ha la vera forza attrattiva turistica insieme alla sua naturale alta vocazione sul fronte dell’aggregazione sociale e quella della seconda metà del novecento ad uso residenziale ma anche ricca di attività economiche. Il Parcheggio Flaminio è per il centro storico (insieme al Parcheggio di Sant’Emidio e agli altri minori) una risposta davvero rilevante perché consentirà di fruire con più facilità di questa parte preziosa della città dove c’è molta bellezza diffusa e tanti monumenti di pregio. Poiché sarà più semplice anche per chi viene dai centri limitrofi godere di questa parte di Cagli, al contempo aumenterà la capacità attrattiva del centro storico. Al contempo occorre lavorare sui modelli culturali per diluire la mania molto provinciale di voler arrivare sempre e ovunque in automobile.
L’andare a piedi oltre a far bene alla salute facilita i rapporti umani e fa anche crescere inevitabilmente il commercio. Su questo le donne con la loro sensibilità, la loro attenzione verso gli spazi dove i bambini possono muoversi in sicurezza, possono molto contribuire a fare compiere alla comunità cagliese questo passaggio culturale. Questo complesso formato da un ampio parcheggio interrato è molto rispettoso della struttura urbana disegnata nel 1289 da Arnolfo di Cambio. Verso le mura urbiche, dove si articolerà il percorso pedonale denominato “Giro dei gelsi” (a ricordo della bachicoltura praticata a Cagli), un ampio spazio verde sarà destinato alla piantumazione di alberi d’alto fusto per meglio mitigare la vista ad est. L’articolazione dei volumi di questo complesso, l’uso del cotto per le coperture insieme ad altre soluzioni ragionate e condivise con la Soprintendenza BAP fanno di questa struttura a servizio del centro storico un'architettura funzionale, necessaria e ben inserita”.
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