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mercoledì 15 giugno 2011

Manca la strada, anziani isolati

clipped from www.google.it
Manca la strada, anziani isolati
I pesanti disagi di una coppia che da anni abita a Massa di Cagli
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Cagli Metà vita trascorsa all'estero per mettere da parte i soldi per costruirsi, insieme alla moglie, una volta ritornato in Italia, la casa. Una storia, in partenza, come tante altre quella del settantanovenne Ubaldo Brugnoni, residente nella frazione di Massa, con il destino disegnato, però con un seguito intriso di sofferenze e tristezze. Siamo nel 2005, una grave malattia lo costringe, lui più forte di un toro, ad amputare una gamba, quattro anni dopo l'altra. Si capirà il dramma pure dei familiari che cambia anche la loro vita.

La storia inizia nel 1964, con la scelta di costruire la casa non proprio a Massa, ma un paio di centinaia di metri sotto, in zona chiamata Piano perché allora il Comune di Cagli, con tanto di progetto, aveva promesso di far una variante con una strada che sarebbe passata proprio nel loro piazzale. Il posto era tranquillo e se era vero che la stradina che saliva alla frazione era sconnessa e troppo ripida, beh, in tempi brevissimi, questo problema sarebbe scomparso. Così la casa in un baleno, venne iniziata e finita. Ma la stradina? La signora Rita, moglie di Ubaldo, s'infervora nel suo racconto, ma lo fa con incredibile signorilità; la rabbia da un pezzo ha travasato, ma le cose, purtroppo, non sono cambiate. Appunto, della stradina, ancora non c'è una benché minima traccia. E dell'acqua sotto i ponti ne è passata.

Fino al 2005, Ubaldo, temprato da tanti anni di duro lavoro, ogni tanto la rattoppava, chiudendo le buche con la breccia e comunque per salire a Massa occorrevano o le gambe, oppure una piccola e sgangherata quattro per quattro. E se poi c'era la neve. Da quell'anno le cose, ovviamente, cambiarono. Il pensionato necessita di frequenti ricoveri e soltanto con l'intervento di un particolare mezzo fuoristrada dei vigili del fuoco di Urbino, può essere portato su a Massa, oppure con una robusta sedia, sollevata e trainata da quattro persone, a volte con rischi gravissimi. Disagi infiniti pure per il personale sanitario, che di sovente si deve recare dal pensionato, per portare le necessarie cure.

La famiglia Brugnoni non chiede più una variante, ma soltanto di fare una stradina su di vecchio sentiero che si ricongiunge con un' altra già più che percorribile. Questione di qualche centinaio di metri, ma le continue richieste, anche tramite avvocato, non hanno aperto il cuore di alcun politico. Di umano, ancora, c'è soltanto purtroppo, un dramma di un anziano pesantemente segnato e provato da un crudele destino. A questo punto la parola passa agli amministratori locali, alla loro capacità di essere vicino a cittadini che vivono un profondo disagio.
angelo parlani,

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