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Rifiuti, Gambioli: "Perché quelli  di Napoli no ma i fanghi sì?"

Il segretario regionale del Pri attacca: "L'immondizia partenopea fa scandalo, ma 90mila tonnellate di fanghi industriali no: tutta una ragione di denaro"

''Perche' il centrosinistra non ha protestato nel novembre 2010 quando, per smaltire 90mila tonnellate di fanghi industriali provenienti da fuori regione, venne chiusa con quattro anni di anticipo la discarica comunitaria di Cagli? Come si spiega tutto questo baccano e battibecco tra il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Ricci e la Regione Marche per appena 1.500 tonnellate di rifiuti urbani provenienti da Napoli?''. A chiederlo, attraverso una nota, è Giuseppe Gambioli, segretario regionale del Pri. Secondo il politico, i fanghi industriali "dovrebbero preoccupare molto di più" dei rifiuti urbani perché "creano problemi seri per l'ambiente e necessitano controlli molto rigorosi''. E Gambioli fa un paragone con la situazione di Napoli: ''Anche la quantita' enorme dei fanghi, 90mila tonnellate, 60 volte di piu' delle 1.500 tonnellate dei rifiuti urbani napoletani, avrebbe dovuto allarmare molto di piu'. Gli stessi personaggi politici si preoccupano di non ridurre la vita delle nostre discariche - aggiunge -, quando per i fanghi, senza battere ciglio hanno chiuso quella comunitaria di Cagli ben quattro anni prima della sua 'morte'''.
''Il problema vero - prosegue la nota - e' che prima della tutela dell'ambiente, dell'allungamento della vita delle discariche, viene il dio denaro. I rifiuti di Napoli non portano soldi, mentre i fanghi industriali che provengono dal Nord Italia rimpinguano la cassa. Marche Multiservizi prima di accollarsi la Societa' Natura spa, ha voluto salvaguardare i propri interessi e le 90mila tonnellate di fanghi servono a questo. Se Marche Multiservizi ha chiuso il bilancio del 2010 con milioni di euro in attivo lo deve anche alla complicita' dei nostri politici locali che hanno permesso questa operazione nefasta''.
Il Pri, conclude Gambioli, ''condanna questo modo di procedere finalizzato allo sfruttamento delle risorse naturali e sociali con il solo scopo di fare cassa. Vorremmo che chi oggi si oppone con forza ai rifiuti di Napoli si opponesse con forza alle 90mila tonnellate di fanghi, che giorno dopo giorno verranno smaltiti in un ambiente ancora integro e che cerchiamo di valorizzare''.