clipped from www.facebook.com
CAGLI- FANGHI in discarica - Dov'è finito il FONDO D'ACCANTONAMENTO per bonificare l'area?
DI CA’ GUGLIELMO?
Il PdL, la Lega Nord e il PRI sono fortemente preoccupati del Protocollo d’Intesa che la giunta del Comune di Cagli ha approvato con la Multiservizi Marche sul Piano di Chiusura Anticipato della discarica di Cà Guglielmo.
La Comunità Montana del Catria e del Nerone, dopo tre anni di gestione della discarica Cà Guglielmo, a giugno del 1995 trasferiva al nuovo gestore, la Società Natura spa, le riscossioni dei canoni per lo smaltimento. Di cui 319 milioni di lire, rimaste nell’ambito dei costi operativi di gestione per l’anno in corso (costruzioni di vasche, ecc) e, 900 milioni di lire, come quota di ammortamento e per il recupero finale dell’area che i comuni avevano corrisposto negli anni 1993, ’94 e 95. La Comunità Montana infatti aveva previsto in un Piano quinquennale che i comuni ogni anno dovevano pagare una quota di 200 milioni per l’ammortamento dell’impianto e 100 milioni per il recupero finale dell’area. Se nel ’95 non fosse stata interrotta la gestione della discarica da parte della Comunità Montana, con il subentro di Natura, dopo 5 anni le somme a disposizione sarebbero state di 1 miliardo di lire per l’ammortamento e 500 milioni per il recupero finale dell’area. Cifre di tutto rispetto che i Comuni pagavano puntualmente dato che nei tre anni di gestione i 900 milioni furono versati e poi trasferiti alla Società Natura spa.
Cifre considerevoli chieste ai cittadini dei dieci comuni poiché nelle tasse dei rifiuti era compresa pure una quota per il recupero finale dell’area. Dal 1993 ad oggi se fosse stata mantenuta la politica economica intrapresa dalla Comunità Montana avremmo a disposizione una cifra che si aggirerebbe al milione di euro da destinare interamente al recupero finale dell’area della discarica.
In questo caso i costi necessari per la chiusura e il post esercizio sarebbero coperti, mentre nel protocollo d’intesa firmato tra Comune e Società Multiservizi spa, che ha acquisito Natura, sembra che i fondi non siano sufficienti. Nel protocollo è previsto di “…raggiungere i necessari equilibri economici-finanziari, fondamentali per completare le opere di messa in sicurezza …” della discarica con lo smaltimento 5000 tonnellate di fanghi industriali al mese, al posto dei rifiuti urbani prodotti dai 10 comuni che dovrebbero conferire da subito, anticipando la chiusura di tre anni, nella discarica di Urbania.
Il PdL, la Lega Nord e il PRI CHIEDONO PUBBLICAMENTE AL SINDACO DI CAGLI DI RIVEDERE IL PROTOCOLLO D’INTESA CON LA SOCIETÀ MULTISERVIZI SPA, firmato in modo improvvido, che penalizza la nostra comunità e soprattutto avvalla un’operazione che mette a serio pericolo il nostro ambiente. La discarica di Cà Guglielmo già nel passato aveva creato molti problemi, sia per il sottosuolo non idoneo sia per la presenza di un torrente che confluisce nel Burano.
Ora pensare di smaltirvi fanghi industriali al posto dei rifiuti urbani è davvero troppo e fuori da ogni logica se si considera che i cittadini hanno già pagato per una bonifica dell’area a regola d’arte.
Cagli 2 ottobre 2010
Il Capo Gruppo consigliare del PdL di Cagli
Giuseppe Gambioli
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.