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“Caso Cm, la Regione trascura il territorio”
Finanziato l’ente di Fossombrone che è chiuso ma non quello di Cagli ancora attivo. Gambioli: “Uno spreco”
Cagli “La denuncia del presidente della Comunità Montana del Catria e del Nerone al Presidente della Regione Spacca - scrive il segretario regionale del Pri Giuseppe Gambioli - per il mancato finanziamento al proprio Ente mentre si è rinnovato un finanziamento alla Comunità Montata di Fossombrone che invece è destinata alla chiusura, è la dimostrazione che la giunta regionale, oltre a sprecare il denaro pubblico, trascura sempre di più le zone del pesarese. Non a caso, unico fatto in Italia, sette Comuni della Valmarecchia sono andati in Romagna. Sono decenni che si continua imperterriti a rapinare e depauperare il nostro territorio: uffici e servizi pubblici, sanità, acqua, viabilità, lavoro, ecc sono sempre più ridotti al punto di aver provocato un calo demografico preoccupante e un peggioramento della qualità della vita.
“Ora non avendo più nulla da togliere si pensa bene come sfruttare il nostro territorio e due iniziative micidiali sono già partite: la riapertura delle cave e lo smaltimento di fanghi industriali. Due operazione per fare soldi alla faccia dei poveri dell’entroterra. Per i Fanghi si chiuderà tre anni prima la discarica di Cà Guglielmo per portarci 5000 tonnellate di fanghi industriali al mese, naturalmente non nostri ma della costa! La giustificazione di questa scellerata operazione è che non ci sono i soldi per la bonifica finale dell’area, ma i cittadini quell’onere l’hanno già pagato con le tasse, facendo i conti della serva ci dovrebbe essere a disposizione un milione di euro per la bonifica e non si comprende che fine abbia fatto. “Solo in una cosa - chiude Gambioli - i cittadini dell’entroterra vengono trattati alla stregua di quelli della costa, sulle tasse. Quelle sì, devono essere uguali, stesso trattamento! Poco importa se per andare a scuola, in ospedale, in un ufficio, al cimitero, ecc, non hanno l’autobus che passa ogni quarto d’ora e devono spendere molto di più. Poco importa se durante le festività sono isolati non c’è nemmeno una corriera. Devono pagare le stesse tasse, sono cittadini anche loro, poi se i servizi non ci sono si arragieranno tanto i montanari sono abituati ai sacrifici? Anzi gli facciamo un bel regalo gli portiamo un po’ di fanghi”.
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