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domenica 31 ottobre 2010

Crisi, ecco le imprenditrici che l’hanno sfidata e vinta

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Donne e crisi
Crisi, ecco le imprenditrici che l’hanno sfidata e vinta      
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Cagli (Pesaro Urbino) - Pasti biologici per l’infanzia, un centro studi per ragazzi, rifiniture per scafi nautici, autodemolizioni ecocompatibili, meccaniche di precisione per armi, restauri certificati di qualità, tendaggi da esportazione, fotovoltaico. Sono tante le strade che alcune donne imprenditrici della provincia di Pesaro e Urbino hanno percorso con coraggio per affrontare la crisi. Storie di donne che hanno resistito alla recessione e che hanno saputo reinventarsi attraverso fantasia, abilità e tenacia, nuovi mestieri, specializzazioni e settori produttivi inesplorati o quasi. Esperienze di imprese raccontate in un video dal titolo “Donne&Crisi, Dieci ricette per sopravvivere” realizzato per CNA Impresa Donna di Pesaro e Urbino da Cristina Ortolani. Un filmato che racconta la storia di imprenditrici che da sole e senza aiuti di sorta hanno saputo crearsi in questi tempi difficili nuove opportunità di mercato. Il video ha aperto anche il convegno di Cagli che, sullo stesso titolo, ha chiamato a raccolta non solo quelle donne che hanno raccontato la loro storia imprenditoriale, ma anche altre imprenditrici ed il mondo delle istituzioni. “Donne&Crisi, dieci ricette per sopravvivere”, ha offerto esempi concreti di come giovani donne titolari d’azienda hanno saputo reagire. Come? “Soprattutto - dice Alessandra Benvenuti, responsabile provinciale di CNA Impresa donna - attraverso la ricerca di nuovi mercati e l’export puntando tutto sulla qualità, l’innovazione, nonché sull’originalità dell’idea. Ma le donne che ce l’hanno fatta da sole hanno avuto l’intuizione di puntare tutto sulla flessibilità, sulla creatività ma anche sulla specializzazione e la formazione ed anche sulla capacità di fare squadra. E poi nuovi filoni di intervento verso settori poco battuti fino ad ora dalla piccola impresa come la green economy, il biologico, la cultura”. “Si tratta di piccole ma significative testimonianze - ha detto Emilia Esposito, presidente di CNA Imprese Donna - di donne spesso impegnate su due fronti: l’impresa e la famiglia. Storie che ci consentono di guardare con più ottimismo al futuro, nonostante i numeri della crisi ci impongano ancora cautela e serie riflessioni sul come uscirne”.
All’incontro di Cagli erano presenti anche le istituzioni Camera di Commercio, Provincia e rappresentanti del mondo bancario.
Per il presidente della Camera di Commercio Drudi, “queste esperienze fanno ben sperare per il futuro che passa anche attraverso una necessaria valorizzazione delle produzioni di qualità e del territorio. Sul saper fare e sull’originalità delle produzioni bisogna investire per affrontare nuovi mercati”. Concetti ripresi in parte anche dal presidente della Provincia, Matteo Ricci che ha sottolineato l’importanza dell’ambiente e della green economy come settori strategici sui quali puntare nei prossimi anni”.
Ma avere buone idee a volte non basta. “Occorre - ha detto il segretario provinciale della CNA, Camilla Fabbri - maggiore sensibilità da parte del mondo bancario ad appoggiare nuovi progetti imprenditoriali. Quello di affiancare le imprese in questo momento, specie se condotte da donne, è un dovere non solo etico ma anche morale”.
A raccogliere l’invito della Fabbri anche il responsabile di FidImpresa Marche di Pesaro, Stefano Galli che ha ribadito la disponibilità del più grande Confidi regionale creato da CNA ad appoggiare le imprese femminili e quello di Mario Montesi, direttore della Bcc di Pergola che ha sottolineato la vicinanza dei piccoli istituti del territorio alle aziende con progetti innovativi.     
Redazione Fanoinforma.it

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