Cagli  (Pesaro Urbino) - Pasti biologici per l’infanzia, un centro studi per  ragazzi, rifiniture per scafi nautici, autodemolizioni ecocompatibili,  meccaniche di precisione per armi, restauri certificati di qualità,  tendaggi da esportazione, fotovoltaico. Sono tante le strade che alcune  donne imprenditrici della provincia di Pesaro e Urbino hanno percorso  con coraggio per affrontare la crisi. Storie di donne che hanno  resistito alla recessione e che hanno saputo reinventarsi attraverso  fantasia, abilità e tenacia, nuovi mestieri, specializzazioni e settori  produttivi inesplorati o quasi. Esperienze di imprese raccontate in un  video dal titolo “Donne&Crisi, Dieci ricette per sopravvivere”  realizzato per CNA Impresa Donna di Pesaro e Urbino da Cristina  Ortolani. Un filmato che racconta la storia di imprenditrici che da sole  e senza aiuti di sorta hanno saputo crearsi in questi tempi difficili  nuove opportunità di mercato. Il video ha aperto anche il convegno di  Cagli che, sullo stesso titolo, ha chiamato a raccolta non solo quelle  donne che hanno raccontato la loro storia imprenditoriale, ma anche  altre imprenditrici ed il mondo delle istituzioni. “Donne&Crisi,  dieci ricette per sopravvivere”, ha offerto esempi concreti di come  giovani donne titolari d’azienda hanno saputo reagire. Come?  “Soprattutto - dice Alessandra Benvenuti, responsabile provinciale di  CNA Impresa donna - attraverso la ricerca di nuovi mercati e l’export  puntando tutto sulla qualità, l’innovazione, nonché sull’originalità  dell’idea. Ma le donne che ce l’hanno fatta da sole hanno avuto  l’intuizione di puntare tutto sulla flessibilità, sulla creatività ma  anche sulla specializzazione e la formazione ed anche sulla capacità di  fare squadra. E poi nuovi filoni di intervento verso settori poco  battuti fino ad ora dalla piccola impresa come la green economy, il  biologico, la cultura”. “Si tratta di piccole ma significative  testimonianze - ha detto Emilia Esposito, presidente di CNA Imprese  Donna - di donne spesso impegnate su due fronti: l’impresa e la  famiglia. Storie che ci consentono di guardare con più ottimismo al  futuro, nonostante i numeri della crisi ci impongano ancora cautela e  serie riflessioni sul come uscirne”. 
All’incontro di Cagli erano presenti anche le istituzioni Camera di Commercio, Provincia e rappresentanti del mondo bancario. 
Per il  presidente della Camera di Commercio Drudi, “queste esperienze fanno ben  sperare per il futuro che passa anche attraverso una necessaria  valorizzazione delle produzioni di qualità e del territorio. Sul saper  fare e sull’originalità delle produzioni bisogna investire per  affrontare nuovi mercati”. Concetti ripresi in parte anche dal  presidente della Provincia, Matteo Ricci che ha sottolineato  l’importanza dell’ambiente e della green economy come settori strategici  sui quali puntare nei prossimi anni”.
Ma avere  buone idee a volte non basta. “Occorre - ha detto il segretario  provinciale della CNA, Camilla Fabbri - maggiore sensibilità da parte  del mondo bancario ad appoggiare nuovi progetti imprenditoriali. Quello  di affiancare le imprese in questo momento, specie se condotte da donne,  è un dovere non solo etico ma anche morale”. 
A  raccogliere l’invito della Fabbri anche il responsabile di FidImpresa  Marche di Pesaro, Stefano Galli che ha ribadito la disponibilità del più  grande Confidi regionale creato da CNA ad appoggiare le imprese  femminili e quello di Mario Montesi, direttore della Bcc di Pergola che  ha sottolineato la vicinanza dei piccoli istituti del territorio alle  aziende con progetti innovativi.     
Redazione Fanoinforma.it



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