clipped from www.google.it
clipped from sfoglia.corriereadriatico.it
“Le Comunità montane sono solo carrozzoni”
Per Mei segretario provinciale Udc
Cagli “Le preoccupazioni dei presidenti delle Comunità Montane di Cagli e delle altre cm sono decisamente fuori luogo”. Marcello Mei, consigliere e segretario provinciale dell'Udc attacca apertamente Massimo Ciabocchi e tutti gli altri presidenti delle Comunità montane che hanno sollevato le loro apprensioni sul futuro non più roseo dell'ente.
“Dopo un lungo dibattito tra le forze politiche in merito alla effettiva utilità delle comunità montane, già da oltre due anni era stata decretata la loro chiusura, o almeno una drastica riduzione dei numeri eliminando quelle palesemente non montane – ricorda Mei - Quello che era nato inizialmente come un ente di programmazione del territorio amministrato dai sindaci è stato poi nel tempo trasformato in un carrozzone nel quale hanno preso comodo posto vari esponenti politicamente targati ed in genere trombati alle varie elezioni. Su questi errori dovrebbero riflettere”. Nel mirino del segretario dell'Udc c'è soprattutto il fatto che l'ente non è mai stato eletto democraticamente attraverso il voto popolare e rappresenta quindi, a suo avviso, uno dei tanti sprechi della politica.
“E' fuor di dubbio che le comunità montane non hanno dato buona prova in questi decenni – conclude Mei -. E' ora di cambiare attraverso forme nuove come associazioni tra comuni e altro. Non è ammissibile che un ente amministrato da persone che non hanno una investitura popolare, visto che sono nominati e non eletti, continui a gestire risorse che andrebbero utilizzate meglio e con il controllo, anche elettorale, dei cittadini”.
Dichiarazioni che certamente provocheranno la reazione degli interessati e di quanti, in passato, hanno condotto battaglie memorabili sul fronte della funzione delle Comunità montane.
irene ottaviani,
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.