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“Discarica, allarmismo sconsiderato”
Il sindaco duro con Gambioli: dopo varie sedute in Consiglio non ha capito che non sono rifiuti industriali
“Questo allarmismo è sconsiderato. I rifiuti che arriveranno a Ca' Guglielmo non saranno industriali ma speciali, assimilabili ai rifiuti urbani. Non c'è nessun pericolo”.
Così il sindaco Patrizio Catena spiega perché gli attacchi dei giorni scorsi del consigliere del Pdl Giuseppe Gambioli sono, a suo avviso, infondati. La vicenda è quella ormai nota della discarica di Ca' Guglielmo e della sua trasformazione, nel giro di un anno circa, in un sito di smaltimento di rifiuti speciali.
“C'è un protocollo d'intesa – spiega Catena – siglato dal comune, dalla comunità montana, dalla provincia e da Marche Multiservizi, che è stato oggetto di diversi consigli comunali, quindi alla portata di tutti. E' un documento chiaro che non lascia dubbi, se il consigliere Giuseppe Gambioli l'avesse letto si sarebbe reso conto che non si parla affatto di rifiuti industriali e che non è nostra intenzione affidare la discarica a ditte sconosciute”.
Sarà infatti la G.Im.A. Spa (gestione impianti ambientali) ad occuparsi del sito di Ca' Guglielmo, una ditta con sede legale a Polpenazze in provincia di Brescia già conosciuta nel pesarese e, come assicura il sindaco, in possesso delle dovute certificazioni per operare con le tipologie di rifiuti destinate alla discatica di Cagli.
“G.Im.A. sta già conferendo i propri rifiuti a Montecalvo in Foglia, nel sito di Ca' Mascio – afferma Catena – quindi sappiamo come lavora e conosciamo la sua affidabilità. Naturalmente saranno anche il comune e la comunità montana a vigilare sul corretto funzionamento del sito. Abbiamo infatti già individuato il professionista in grado di vigilare e controllare Ca' Guglielmo, sarà la dottoressa Emma Cioppi Cecchini”.
Il sindaco ribadisce, quindi, che non c'è alcun pericolo per la salute dei cittadini e che il nuovo sito di Ca' Guglielmo non verrà gestito da ditte sconosciute e inaffidabili. “Non ci saranno neanche aumenti delle tariffe – conclude -. I cittadini possono stare tranquilli”.
Irene Ottaviani
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