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venerdì 12 novembre 2010

Fuga di giovani. Centro storico con negozi ed attività che chiudono

Cagli - Fuga di giovani. Centro storico con negozi ed attività che chiudono
Autore: Mario Carnali
blog it
CAGLI _ Centro storico sempre più vuoto. E’ questo il grido di allarme di molti cagliesi che vedono diminuire giorno dopo giorno, una vivacità del centro storico che un tempo lo rendeva luogo di incontri (piazza in particolare), di fruizione di varie attività commerciali, artigianali e di svago. Un comune denominatore proprio dei centri storici fino a pochi anni fa, oggi spopolati di attività e di “interessi” che anche a Cagli creano nostalgici ricordi. Il corso ad esempio, pochi metri oltre la piazza centrale è semivuoto dove un tempo vi erano quattro barbierie, oggi solo una, parrucchieri, macellai, negozi di confezioni, alimentari ed altre attività. Oggi è nella parte più a valle, è quasi deserto, solo qualche negozio che resiste tra mille difficoltà e una pavimentazione in certi tratti divelta e poco consona ad una via come il corso di una città. Il decoro cittadino, un tempo vanto dei cagliesi di un tempo, è un vero ricordo. Strade del centro con rattoppi in catrame su pavimentazioni di sampietrini e buche un po’ ovunque. La piazza, in passato pulsante di una vita cittadina dove ogni incontro avveniva all’ombra del duecentesco palazzo comunale, in molte ore del giorno e semideserta. Anche qui negozi non certo pieni di gente per fare acquisti e bar con un discreto numero di avventori solo al mattino nelle ore delle colazioni o qualche presenza più discreta per gli aperitivi. Pochi anche i tradizionali capannelli serali in una piazza che è il ricordo di quanto avveniva in passato. Sarà pure la stagione autunnale, il grigiore di giornate spesso piovose, una crisi mondiale che ha frenato consumi ed entusiasmi, attività industriali ed artigianali da sempre scarse ed ora le poche presenti in forti difficoltà, ma sta di fatto che molto è cambiato. “Vivere a Cagli” come si legge in un blog di un cagliese, Lucio palazzetti, che volontariamente cerca di informare attraverso il web e di far risaltare le poche cose ed attività odierne, non è più come vivere nella Cagli che ricordano i più attempati. Ed i giovani? Scarsi i divertimenti, mentre si aspetta una moderna multisala che potrebbe ridare brio alle serate di una gioventù per lo più con valori ancora molto lontani da quanto avviene nelle grandi o medie città. Ma non basta per mantenere uno stato di cose che non degeneri se poi non ci sono le dovute attenzioni per i giovani di ogni età e soprattutto se poi per ogni giovane che studia o si laurea, l’unica alternativa è trasferirsi in cerca di un lavoro. E’ una continua “fuga” delle menti migliori o meglio di una futura “intelligentia” costretta ad emigrare e che non offrirà più il meglio di se, per essere i protagonisti futuri per invertire uno stato di cose che dura da molti anni. Un trend che in tutto l’entroterra è diventata una costante ed affermarlo non si tratta di disfattismo, di voler mettere in cattiva luce una città, un territorio, ma solo una constatazione che è ormai sulla bocca di tutti. Piccole frazioni, paesi e anche Cagli non è da meno, hanno imboccato una via del tramonto che fa chiudere negozi, attività e la vivacità in piazze o piazzette ed i sogni di un tempo, sono sempre più un amaro ricordo.

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