| Pierfranceschi: no a fotovoltaico in area a tutela monumentale | 
CAGLI _ Cosa sta succedendo di nuovo nella Piana di Maiano? Dopo le  schermaglie di qualche tempo fa sulla ventilata apertura di una  maxicava, di un essiccatoio, con la rivendicazione di importanti vincoli  paesaggistici che scomodarono al tempo con un lungo braccio di ferro  comitati, Vittorio Sgarbi, ministri, Italia Nostra e sovrintendenti  regionali. E di recente anche il ritrovamento di una antica necropoli.  Ora in città circolano strane voci e a rompere il ghiaccio è il  consigliere comunale del PdL Anacleto Pierfranceschi: 'Visto l’elevato  numero di richieste per la realizzazione di impianti fotovoltaici il  nostro territorio sarà presto “tappezato” da pannelli in vetro. Inoltre,  perché non è ancora arrivato il diniego da parte della Soprintendenza  di Ancona per la richiesta di costruzione di un mega impianto da  realizzarsi sulla “Piana di Maiano”, area questa sottoposta a vincolo?  Controllando l’albo pretorio on-line del Comune di Cagli mi sono accorto  anche che ci sono nuove Autorizzazioni approvate per la costruzione di  impianti fotovoltaici che si andranno ad aggiungere a quelli già  realizzati od in corso di realizzazione. Oltre a questi ci sono altre  richieste che sono in attesa di autorizzazione che, a differenza dei  precedenti impianti, si prevedono di realizzare in aree sottoposte a  vincolo e molti ricadenti nelle zone adiacenti alla frazione di  Acquaviva. Tra essi, il più grande e ad elevato impatto visivo è  sicuramente quello che si prevede di realizzare nella “Piana di Maiano”,  area questa soggetta al vincolo di Tutela Monumentale “Piana di Maiano”  e quindi sottoposta all’autorizzazione della Soprintendenza  Archeologica delle Marche. Al momento attuale l’autorizzazione da parte  di tale Ente non è arrivata, ma al tempo stesso non si capisce perché  non sia nemmeno giunto il diniego per la realizzazione di tale impianto.  Vigileremo attentamente affinchè siano evitate certe importanti aree  vincolate. Impianti che vanno a discapito dell’agricoltura e del  paesaggio. I proprietari terrieri sono più interessati a “fare l’affare”  cedendoli in affitto che a coltivarli, spinti anche da chi invece ha  grande interesse economico nella realizzazione di tali opere e che  guardano solo al guadagno immediato e facile piuttosto che avere una  sensibilità nei confronti della tutela delle risorse energetiche e  dell’ambiente. Mi auguro che l’Amministrazione sia attenta nel vigilare e  negare la propria autorizzazione almeno per certi impianti che si  prevedono di realizzare su aree queste sottoposte a vincolo ed inoltre  affinché non vengano costruiti impianti per produzione di energia  superiore al fabbisogno locale in modo anche da non dover rimpiangere in  futuro lo scempio che si sta realizzando sulle nostre colline.  Il  tutto visto anche il dispendio di energie che vengono profuse nella zona  di Maiano per far diventare il territorio locale  votato al turismo  rurale visto anche la presenza dei numerosi agriturismi'.
 
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