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La città celebra i suoi figli più illustri
Commovente cerimonia per la consegna degli attestati a Serse Pieretti, Lorenzo Paganucci e Paolo Faraoni
Cagli Il 9 febbraio 1289 Cagli venne rifondata, nella fede e nella concordia. Oggi, a distanza di secoli dal suo secondo natale, l'amministrazione ha deciso di conferire, proprio in questa data, le civiche benemerenze 2011. Su proposta della giunta approvata dal consiglio comunale, l’omaggio ad alcuni tra i suoi figli più illustri, coloro che hanno lasciato un segno a Cagli e che sono stati capaci di portare in alto il nome della città. Così ieri mattina, davanti ad un salone degli Stemmi gremito di persone, il sindaco Patrizio Catena e il vicesindaco Alberto Mazzacchera, hanno conferito la medaglia d'oro alla memoria del medico chirurgo Serse Pieretti, e gli attestati a Paolo Faraoni e alla memoria di Lorenzo Paganucci. Serse Pieretti è arrivato a Cagli nel 1947, dove ha lavorato fino al 1972. Un medico dotato di grandi capacità che divenne ben presto primario di chirurgia. Pieretti era attivo anche in ambito socio-culturale, diventando presidente della Pro Loco, della Polisportiva e socio fondatore dell’Avis. “Sono trascorsi quasi 40 anni dalla sua scomparsa – ha ricordato il dottor Sergio Castellucci - .Era un dottore dotato di una grande umanità, sempre disponibile, innamorato della vita e della sua professione”. L'attestato di civica benemerenza è andato al paleontologo Paolo Faraoni che, oltre ad aver pubblicato numerosi testi scientifici, ha scoperto un livello che porta il suo nome: Livello Faraoni. Le ricerche hanno permesso di riconoscere questo livello in 25 differenti luoghi nella zona umbro – marchigiana, dimostrandone il significato regionale. Il secondo attestato è andato alla memoria di Lorenzo Paganucci: insegnante di italiano, latino, storia e filosofia, preside della scuola media “F. M. Tocci. Membro del CLN, fu sindaco democristiano dal 1960 al 1968 mentre in precedenza ricoprì il ruolo di assessore provinciale. Fu insignito nel 1952 dell’onorificenza di “Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Una vita dedicata ai libri e alla sua città. Profondo e commovente il ricordo della figlia.
Irene Ottaviani
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