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sabato 5 febbraio 2011

“Ricci ci vuole isolare”

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“Ricci ci vuole isolare”
Minoranza contro la gestione della viabilità da parte della Provincia
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Cagli “E' assurdo pensare di rilanciare le zone interne isolando il comune di Cagli che è baricentrico di un territorio molto vasto”. Il Pdl, la Lega Nord e il Pri sono uniti nel denunciare con forza la politica adottata dal presidente della provincia Matteo Ricci. Nel mirino dell'alleanza di centro destra, che ha deciso di inviare una lettera aperta al sindaco di Cagli per chiedere un suo imminente intervento, c'è soprattutto il modo con cui è gestita la viabilità e come vengono progettate le opere pubbliche, interventi a loro avviso volti ad isolare le aree interne e, soprattutto, la città di Cagli a cui è stato dato il contentino di due rotatorie “sbilenche”.

“Il tentativo di isolare Cagli e tutta la comunità montana si ripete con il presidente Matteo Ricci, che vorrebbe costruire una nuova ferrovia che da Fossombrone porti direttamente a Pergola – Fabriano – Roma”. Una storia che si ripete secondo gli esponenti del centro destra cagliese che precisano: “Ci fu un primo tentativo di isolare Cagli da parte dell’ex presidente della provincia, Palmiro Ucchielli, quando tentò di spostare il tracciato della Pedemontana passando per Pergola-Fossombrone. Una proposta assurda poiché snaturava la funzionalità della Pedemontana. Per fortuna non fu ascoltato dal governo nazionale, il tracciato rimase quello originale ma nel frattempo si sono persi dieci anni, con la complicità di un silenzio assordante e servile del sindaco Papi e del consigliere provinciale Grilli, compagni di partito di Ucchielli.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti – concludono Pdl, Lega Nord e Pri - mentre la Pedemontana nella provincia di Ancona verrà terminata a breve, nelle nostre zone dovremo aspettare altri dieci anni. Al fine di non accumulare, anche in questo caso, decenni di ritardo per piaggeria nei confronti del presidente della provincia (basti pensare che nel maceratese già la Regione ha avviato la progettazione per la metropolitana leggera) si chiede al sindaco d’intervenire energicamente e, insieme ai sindaci dei comuni della comunità montana, di far valere le ragioni dei cittadini che chiedono un servizio che nel passato c’era ed era efficiente”.

Sul fronte del trasporto ferrato sostiene Giuseppe Gambioli del Pri: “Ci si lamenta che le stazioni ferroviarie di Pesaro e Fano sono state ulteriormente penalizzate con la soppressione di altre fermate. Ma non si comprende che il calo dei viaggiatori è causato dal fatto che tre intere vallate dell'entroterra sono completamente isolate”.
Irene Ottaviani,

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