“Ricci ci vuole isolare”
Minoranza contro la gestione della viabilità da parte della Provincia
Cagli “E' assurdo pensare di rilanciare le zone  interne isolando il comune di Cagli che è baricentrico di un territorio  molto vasto”. Il Pdl, la Lega Nord e il Pri sono uniti nel denunciare  con forza la politica adottata dal presidente della provincia Matteo  Ricci. Nel mirino dell'alleanza di centro destra, che ha deciso di  inviare una lettera aperta al sindaco di Cagli per chiedere un suo  imminente intervento, c'è soprattutto il modo con cui è gestita la  viabilità e come vengono progettate le opere pubbliche, interventi a  loro avviso volti ad isolare le aree interne e, soprattutto, la città di  Cagli a cui è stato dato il contentino di due rotatorie “sbilenche”. 
“Il  tentativo di isolare Cagli e tutta la comunità montana si ripete con il  presidente Matteo Ricci, che vorrebbe costruire una nuova ferrovia che  da Fossombrone porti direttamente a Pergola – Fabriano – Roma”. Una  storia che si ripete secondo gli esponenti del centro destra cagliese  che precisano: “Ci fu un primo tentativo di isolare Cagli da parte  dell’ex presidente della provincia, Palmiro Ucchielli, quando tentò di  spostare il tracciato della Pedemontana passando per  Pergola-Fossombrone. Una proposta assurda poiché snaturava la  funzionalità della Pedemontana. Per fortuna non fu ascoltato dal governo  nazionale, il tracciato rimase quello originale ma nel frattempo si  sono persi dieci anni, con la complicità di un silenzio assordante e  servile del sindaco Papi e del consigliere provinciale Grilli, compagni  di partito di Ucchielli. 
Il risultato è sotto gli occhi  di tutti – concludono Pdl, Lega Nord e Pri - mentre la Pedemontana nella  provincia di Ancona verrà terminata a breve, nelle nostre zone dovremo  aspettare altri dieci anni. Al fine di non accumulare, anche in questo  caso, decenni di ritardo per piaggeria nei confronti del presidente  della provincia (basti pensare che nel maceratese già la Regione ha  avviato la progettazione per la metropolitana leggera) si chiede al  sindaco d’intervenire energicamente e, insieme ai sindaci dei comuni  della comunità montana, di far valere le ragioni dei cittadini che  chiedono un servizio che nel passato c’era ed era efficiente”.
Sul fronte del trasporto ferrato sostiene Giuseppe Gambioli del Pri: “Ci si lamenta che le stazioni ferroviarie di Pesaro e Fano sono state ulteriormente penalizzate con la soppressione di altre fermate. Ma non si comprende che il calo dei viaggiatori è causato dal fatto che tre intere vallate dell'entroterra sono completamente isolate”.
Irene Ottaviani,                                                                                                                                                                                           



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