Nuove leve e vecchie glorie si sono già sfidate. Su quella che, per i  cagliesi, resta l’arena del cuore, quella dove si disputarono le prime  gare e dove il Palio storico Giuoco dell’Oca mosse i suoi primi passi.  Ma adesso è cresciuto e l’arena di Sant’Emidio resterà negli occhi e nel  cuore di chi si prepara a festeggiare il 25esimo anno di palio. Vie e  finestre indossano già da giorni i colori dei quartieri e i tamburi non  hanno mai smesso di suonare dall’inizio del mese: per dare il tempo  delle cerimonie, ma anche dei festeggiamenti e dell’attesa. All’incrocio  delle vie che segnano i quattro quartieri, una lastra in marmo donata  dall’Associazione Giochi storici al Comune e realizzata da Ettore  Gambioli, ricorda un quarto di secolo della manifestazione. In attesa  della Vigilia, quella di sabato 13 agosto, quando gli abitanti di Cagli  diventano di Sant’Angelo, Sant’Andrea, Sant’Agostino o San Francesco, ma  con il cuore che resta cagliese. Il giorno della Vigilia è quello dei  cerimoniali, a partire dalle 17,30, con riconsegna dell’oca opera di  Cerretini, investitura dei capitani di quartiere, estrazione dell’ordine  di lancio dei dadi, accensione della lampada votiva in cattedrale e  assegnazione di arcieri e balestrieri. Dalle 19 l’apertura delle quattro  taverne di quartiere, la cena rinascimentale in costume storico a  Sant’Andrea alle 20, spettacoli di arti e mestieri alle 21,30 e giochi  di luci e colori a partire dalle 22,30. Domenica 14 è il giorno della  sfida, che inizia alle 17,30 ma è preceduta dal corteo storico: oltre  400 i figuranti in costume che sfileranno a partire dalle 16,30 per le  vie del centro storico e fino all’arena di gioco. Tutte le info su www.giochistoricicagli.it e su Facebook.
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