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lunedì 29 agosto 2011

“Strada chiusa non per tutti”

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“Strada chiusa non per tutti”
Pierfranceschi: nessun controllo sugli accessi abusivi e pericolosi
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Cagli Chiusa la strada che da Acquaviva porta al monte Catria. Ne chiede l’immediata riapertuta Anacleto Pierfranceschi, consigliere comunale del Pdl dopo l’ordinanza della Provincia che ha vietato il transito lungo la Tenetra per motivi di incolumità pubblica a causa del notevole degrado della pavimentazione stradale e dell’alta densità di buche a cui non è possibile porre rimedio con interventi di manutenzione ordinaria o di regolazione localizzata del traffico.

“Ho ricevuto segnalazioni e lamentele da parte dei residenti di Acquaviva e non solo in merito alla presenza del divieto: mi sono prontamente recato a fare un sopralluogo e ho constatato la presenza del divieto di accesso alle persone non autorizzate con tanto di sbarra munita di lucchetto per chi sale e un ulteriore divieto di accesso, posizionato per chi scende, sul ciglio di sinistra della sede stradale e più precisamente all’altezza del rifugio “Casetta dei Mochi”. Poco sopra in località detta “Il Sodo” erano presenti numerose persone, tra cui molti stranieri, che praticavano l’hobby dell’aereomodellismo e che quindi secondo tale ordinanza erano tutti trasgressori. Ho inoltre potuto verificare, essendo un tecnico del settore, come la pavimentazione sia notevolmente deteriorata con presenza di numerose buche anche se il sottofondo stradale risulta essere ottimo ed idoneo a sopportare il transito veicolare anche con doppio senso di marcia. Le buche originate dall’infiltrazione di acqua che ha favorito il distacco della pavimentazione, non sono altro che il frutto di una cattiva manutenzione nel corso degli anni precedenti. Anni in cui non si è badato a spese (che stiamo ancora pagando) per effettuare lavori solo su alcune strade che davano maggiore “visibilità” all’amministrazione provinciale (leggasi transito del Giro d’Italia) a scapito di altre che sono rimaste all’abbandono e che oggi bisogna chiuderle per non incorrere in possibili denunce”.

Ma, si chiede Pierfranceschi gli autorizzati non rischiano anche loro di dover incappare in incidenti dovuti al fondo stradale rovinato? “E poi chi sono questi autorizzati e chi rilascia loro l’autorizzazione? Dall’ordinanza si legge che il divieto non riguarderà i mezzi di soccorso, vigilanza, degli addetti alla manutenzione (di che cosa se la strada è chiusa ?) degli operatori economici e appartenenti all’Università degli usi civici di Acquaviva per raggiungere i fondi boschivi ed agricoli accessibili esclusivamente dalla strada interdetta al traffico. Ma chi ha pensato ad avvisare gli abitanti di Acquaviva di questo divieto? E quelle persone che non fanno parte dell’Università agraria di Acquaviva ma che sono proprietarie di appezzamenti di terreno racchiusi nell’area interdetta al transito non possono più raggiungere i propri terreni? E chi da Acquaviva si vuol recare sul Catria dovrebbe andare a transitare sulla provinciale del Buonconsiglio che presenta pendenze anche del 20% ed una sede stradale che non consente il transito contemporaneo di due auto? E chi vuole andare a funghi in quella zona non potrà più andarci se non a piedi”.
Giovanni Bartoli,
Uno schiaffo  ai residenti
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Cagli “Se a questi territori si impedisce di usufruire della montagna - conclude Pierfranceschi - che è per loro uno dei pochi posti in cui possono divagarsi e specie in questo periodo di gran caldo trovare un po’ di refrigerio significa non tenere in giusta considerazioni queste popolazioni. Popolazioni però che sapranno far valere i propri di diritti al fine di riappropriarsi quanto prima della “loro montagna”. La Tenetra deve essere sistemata immediatamente e deve essere subito riaperta anche con le opportune segnalazioni di pericolo che ci sono sia per gli autorizzati che per gli altri .

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