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sabato 6 agosto 2011

Sabato i “vecchi”, domenica i piccoli


  Sabato i “vecchi”, domenica i piccoli       

Palio storico Giuoco dell’Oca, Cagli è pronta alla sfida

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Il Palio storico Giuoco dell’Oca a Cagli entra nel vivo. Con la sfida, sabato 6 agosto alle 18, in piazza Matteotti, che vedrà scontrarsi i “big” del Palio, i paggi giocatori che hanno fatto la storia di una sfida che si stava costruendo. Proprio loro, quelli che nei primi anni difesero i colori dei quartieri, hanno avuto l’idea, accolta con piacere dall’associazione Giochi storici, di una sfida pensata per l’anno del 25esimo. Stessi grinta e giochi di allora, quelli che i veterani del Palio mostreranno in piazza Matteotti prima dell’apertura della taverna unica nel chiostro di San Francesco, che anticipa la disputa del Paliotto, il palio dei bambini che sarà in piazza Matteotti domenica 7 alle 17,30. Una festa nella festa, quindi, quella che, al suono delle chiarine e coi drappi a segnare le finestre, sta già riportando Cagli in pieno Rinascimento. Iniziando dai piccoli, con una sfida che arriva al termine di un campus estivo partito a metà giugno per oltre 100 bambini seguiti da istruttori dell’associazione Giochi storici: un modo sicuro per perpetuare la tradizione, certo, ma anche un importante servizio che l’Associazione offre alle famiglie. In questa speciale edizione, che avrà una nuova veste grafica grazie al giovane Tommaso Monaldi, a iniziare prima è anche la settimana del Palio. Ad anticipare la vigilia, venerdì 12 sarà l’inaugurazione di una lastra in marmo donata dall’Associazione al Comune e realizzata da Ettore Gambioli, che sarà incastonata a terra nell’incrocio tra via Lapis e via Gucci, punto di intersezione tra i quartieri. Alle 17,30 la cerimonia, prima di raggiungere il salone degli Stemmi dove, col sindaco, ci saranno tutti i presidenti dell’Associazione. A scandire la Vigilia, poi, i consueti cerimoniali, con la riconsegna dell’oca opera di Cerretini, investitura dei capitani di quartiere, estrazione dell’ordine di lancio dei dadi, accensione della lampada votiva in cattedrale e assegnazione di arcieri e balestrieri. Due compagnie, queste, che portano la città in giro per l’Italia, composte ormai da 40 elementi circa e che assicurano una trentina di uscite durante tutto l’anno. Per la cena si aprono le quattro taverne di quartiere, che tornano in strade e piazze, ciascuna con un tema caratterizzante che le immerga nell’atmosfera del tempo: musica, danza, costumi o antichi mestieri. La lettura del bando per le vie cittadine e, per le 22, in piazza Matteotti, un omaggio dell’Associazione alla cittadinanza, senza la quale il palio e tutta la festa sarebbero impossibili. Anche per questo, nell’anno del 25esimo, i quattro quartieri dell’Associazione hanno donato, oltre alla targa al Comune, un elettrocardiografo all’ospedale, ripulito la chiesa di Sant’Emidio e messo a dimora una siepe di biancospino e due cipressi e contribuito alla ristrutturazione di San Bartolomeo. Nessuna “distrazione” per il giorno della disputa, con oltre 400 figuranti e che, grazie ai sarti e alle sarte di quartiere, si arricchisce di nuovi costumi. E poi la sfida nell’arena di gioco, quella di Sant’Emidio, dalla quale uscirà il vincitore del palio del 25esimo. Un anno, questo, che non si chiude ad agosto, visto che a dicembre scade il mandato del consiglio. Altri innumerevoli anni di Palio e tanta gente disposta a dare una mano e mettersi in gioco, tutto l’anno, è l’augurio che il consiglio fa a sé e alla città. Tutte le info su www.giochistoricicagli.it e su Facebook.

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