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giovedì 26 gennaio 2012

“Distruggeranno un luogo unico”


“Distruggeranno un luogo unico”
Fotovoltaico a Maiano, il comitato torna a chiedere al Comune di cambiare località

Cagli “Troviamo davvero sorprendente - scrive il del Comitato Terra Vivente - che il Pd di Cagli, su una vicenda che sta animando un acceso e prolungato dibattito non abbia sentito l’esigenza ed il dovere di sollevare qualche minima preoccupazione sull’ubicazione scelta, almeno per tenere formalmente conto dell’opinione di suoi iscritti e simpatizzanti presenti nel Comitato, e di raccomandare all’Amministrazione Comunale, almeno genericamente, di adoperarsi per evitare l’impatto su un’area così pregiata e inopportunamente scelta per la costruzione di un impianto fotovoltaico. Lo stesso Pd di Cagli non è più il partito che tramite i suoi componenti di spicco, (alcuni dei quali sono implicati nella questione in discussione, sia come estensori/revisori del progetto stesso, sia come membri dell’Amministrazione Comunale che lo adotta da PiQuadro per realizzarlo) si è sempre proposto per la valorizzazione culturale della città? Ebbene, questa valorizzazione non può esaurirsi nei (pure ottimi) restauri di alcune chiese e palazzi, e nella promozione di mostre, ma per non apparire mera propaganda deve affondare solide radici nella salvaguardia del territorio, che nel caso della Piana di Maiano ha non solo un valore paesaggistico, ma anche storico e archeologico e letterario. È inutile ricordare che questo territorio e questo paesaggio è quello, dove nel 1885 furono rinvenute nove statuette in bronzo umbro-picene e quattro pezzi di tipo etrusco-ellenizzante, databili fra il VI e il IV secolo a.C. e conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Ancona.: la serie dei bronzi di Coltone, tra cui le due splendide teste galeate, una di Minerva (Testa di Cagli) e l’altra di guerriero, che ha sollecitato l’interesse di Italianostra che in una sua scheda così lo descrive: “Siamo in presenza di un lembo di territorio di eccezionale valore storico ambientale, preservato da interventi antropici”, che ha ispirato gli scritti e le poesie (Casa di Monlione) di Paolo Volponi: “…queste colline e questi scoscesi, i fossi ed i calanchi che da San Savino vanno verso Frontone o Monlione o L'Acquaviva…, una rete che può sembrare il disegno di un progetto meccanico, cioè il tentativo di una perfezione e di una felicità. Questa lingua di terra mi pare vicina all'origine, accanto alla grande bocca…). Un ultimo appello alla sensibilità degli Amministratori: fatelo ma in un’altra zona che sia stata già compromessa da cave (che a Cagli non mancano!) od altri insediamenti industriali, dove la mitigazione del parco avrebbe si sens

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