Restauro della chiesa di Santa Chiara a Cagli
La replica del vice sindaco di Cagli, Alberto Mazzacchera, in risposta al consigliere comunale del Pdl Anacleto Pierfranceschi.
CAGLI
(PU) - Il vice sindaco Alberto Mazzacchera, risponde alle accuse mosse
dal consigliere comunale del Pdl, Anacleto Pierfranceschi, in merito al
restauro della chiesa di santa Chiara di Cagli. "Per il restauro della
chiesa di Santa Chiara - si legge nella nota - di proprietà comunale è
stata stanziata con decreto della Regione Marche la somma di euro
180.000 senza obbligo di cofinanziamento. Con questa notizia ufficiale,
dopo aver peraltro già chiarito in Consiglio Comunale, rispondo a
Pierfranceschi che ha tentato di trasformare una buona notizia in una
sorta di
affaire dai contorni indefiniti. Progettisti e
direttori dei lavori sono Paolo Paleani e Luisa Landi che francamente
non so se rientrano nella categoria dei "soliti noti" evocata da
Pierfranceschi il quale, peraltro, si interroga anche sulla ditta che
eseguirà i lavori e sull'Assessorato che se ne occuperà. Poiché confesso
di essere poco dotato quale chiaroveggente so solo che per
l'individuazione della ditta che realizzerà i lavori si procederà, come è
d'uso per il Comune di Cagli, con lo svolgimento di una gara d'appalto
nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti. Sull'ultima domanda posta dal
Consigliere di minoranza potrei, infine, semplicemente ricordare che
dal 1999 ad occuparsi dei beni culturali (in tutte le fasi dal
reperimento dei finanziamenti fino alla positiva conclusione dei lavori)
è stato l'Assessorato Beni Culturali guidato ininterrottamente dal
sottoscritto. Facendo, però, fatica ad immaginare che Pierfranceschi
sia così distratto rispetto ad un dato palesemente a tutti noto, debbo
dedurre che la domanda serbasse in seno una preordinata velenosa
intenzione politica. Il tentativo di screditare tanto la rilevante
azione culturale svolta in questi anni a Cagli quanto i protagonisti di
tale operato, di cercare di far credere che i finanziamenti degli enti
sovraordinati siano paradossalmente elementi di sottrazione di risorse
comunali, fa parte di una precisa regia messa a punto da soggetti tra
loro eterogenei seppure organici ad un disegno che lungi dal perseguire
l'interesse generale e la crescita della comunità mira alla cura di
piccoli interessi di bottega di partito, alla conservazione di orticelli
particolari. Ciò che amareggia, al di là del citato disegno, è che con
tale impostazione faziosa è impossibile tracciare gli orizzonti futuri
della comunità".
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