Serivizi: i cittadini pagano bollette salate e gli azionisti incassano dividendi esorbitanti
L'allarme lanciato da Alleanza di Centro-Destra di Cagli, “La Voce dell'Entroterra".
Nel comprensorio l'acqua potabile è più cara che a Fano
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. In tempi di crisi, quando alle famiglie italiane sono richiesti grandi sacrifici, il buon senso vorrebbe che i costi dei servizi essenziali siano contenuti il più possibile ma questo non è accaduto. La società ha pensato soprattutto ai profitti e ha chiuso la gestione del 2011 con un utile netto di ben 3.707.149 euro.
Questo ha gratificato gli azionisti (Hera in primis con il 40% del totale delle azioni) che hanno guadagnato un alto dividendo pari al 16 per cento, pagato purtroppo con le bollette dei cittadini e lo smaltimento di migliaia di fanghi industriali nella nostra discarica.
Si chiede pertanto alla giunta e al Sindaco di Cagli di attivarsi affinché la tariffa dell’acqua sia ridotta poiché non è giustificabile che la tariffa idrica sia più alta di quella applicata dall’Aset di Fano e l’azienda chiuda il proprio bilancio con profitti esorbitanti.
Reali, Briscolini e Gambioli a nome de “La Voce dell’Entroterra” rinnovano, alle autorità competenti e al Sindaco di Cagli, la richiesta di differenziare le tariffe dell’acqua a favore dei cittadini delle zone interne (su questo argomento presentata una interpellanza al Sindaco di Cagli).
Il provvedimento dovrebbe interessare in particolare quei Comuni che non hanno mai avuto problemi idrici e hanno costi irrisori perla distribuzione. Potrebbeessere visto come una giusta compensazione per quelle zone in cui scarseggiano tutti gli altri servizi (scuole, trasporti, sanità, ecc) e bilanciare così le maggiori spese che un cittadino dell’entroterra deve sostenere.
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