Attesa finita ad Acquaviva per la nuova croce della chiesa 
Un fulmine ci era finito proprio sopra. E aveva mandato in frantumi 
la croce in marmo che svettava sul campanile della chiesa di Acquaviva, 
dedicata alla Beata Vergine del Rosario. Sono passati 42 anni da quel 
maggio del 1970, ma, un mese fa, la chiesa è tornata ad avere la sua 
croce, proprio mentre si preparava a onorare l’Avvento e festeggiare il 
Natale. Lo scorso novembre, infatti, ad Acquaviva, su iniziativa della 
pro loco, dell’Università Agraria e della parrocchia, l’installazione 
della nuova croce sul campanile della chiesa è stata al centro di una 
festa religiosa. 
Non è in marmo, la nuova croce (volutamente diversa
 da quella originale), ma in ferro cromato: è alta 125 centimetri e pesa
 30 chili. Del design, è stato incaricato l’artista Giovanni Pupita di 
Fano, ma nato ad Acquaviva. La realizzazione, invece, è del fabbro 
Roberto Zepponi, anche lui di Acquaviva. A presiedere la cerimonia c’era
 il vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola Armando Trasarti e a 
concelebrare, cinque parroci tra i quali l’ex parroco di Acquaviva don 
Gabriele Bongarzoni.
Tra i presenti, anche il sindaco Catena, il vice Mazzacchera, il 
consigliere provinciale Papi e quello regionale Traversini. Al termine 
della santa messa delle 17, è stata benedetta la croce, poi issata fin 
in cima al campanile (20 metri) illuminato a giorno da operai 
specializzati. Appena terminato di fissare l’ultimo bullone, il cielo si
 è illuminato di molteplici colori, merito dei bellissimi fuochi 
d’artificio e la numerosa folla si è sciolta in un fragoroso applauso. 
Quella
 per la nuova croce è solo una delle tante feste coordinate dalle locali
 associazioni, presiedute da Pietro Ciancamerla ed Elvezio Zanchetti, da
 sempre a fianco del parroco don Ivan.
QuiFlaminia 
CERCA NEL BLOG
mercoledì 19 dicembre 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)




Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.