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Il fantasma della chiusura
A Cagli infuocata assemblea dei genitori in difesa dell’istituto Tocci
Cagli Cinque scuole dell'infanzia, tre scuole primarie e due secondarie. E' l'Istituto comprensivo “F. M. Tocci” che, quest'anno, dovrà andare avanti con tre collaboratori scolastici e un insegnante in meno. Poi c'è la riforma Gelmini che prevede una diminuzione graduale dell'orario scolastico da trenta ore settimanali a ventiquattro in tre anni. Infine c'è il Comune che, conti alla mano, non riesce a garantire per il futuro i servizi di trasporto. Senza dimenticare il pericolo, ancora presente, di chiusura delle scuole delle frazioni. Sono tanti i cambiamenti che attraverseranno la scuola negli anni a venire e tanta è, allo stesso tempo, la preoccupazione dei genitori. Martedì sera, nella sala del ridotto del Teatro comunale, erano presenti centinaia di famiglie, i dirigenti e gli insegnanti, tutti con lo stesso obiettivo: quello di trovare una strada per garantire l'istruzione delle generazioni future.
Un'assemblea voluta e organizzata dai genitori stessi e a cui sono stati invitati anche il sindaco Patrizio Catena, l'assessore Eugenia Berardinelli e la dirigente scolastica, la dottoressa Delfina Betonica. “Questi tagli imposti dal Governo – ha affermato il sindaco – non garantiscono più la scuola pubblica. Ci sono ovunque tagli di personale, tagli di orario e la difficoltà nel garantire gli stipendi. Questa non è una valutazione politica, sono qui in veste di amministratore di questa città e i tagli sono un dato di fatto”. Parla apertamente il sindaco Catena ed esorta tutti i presenti a guardare i bilanci del Comune, le spese e le entrate: “Chiedo a chi ha pensato questa manovra economica di venire a vedere, qui non c'è uno spreco. Noi non abbiamo più risorse e se riusciamo a garantire il trasporto scolastico per quest'anno sarà già una gran cosa”.
A rischio quindi i servizi di base delle scuole: dal trasporto alla mensa, fino alla vigilanza nelle ore in cui alcune classi restano senza insegnante. Si perché secondo la riforma Gelmini le quarte e le quinte classi della scuola primaria dovranno, già da quest'anno, tagliare l'orario scolastico. “Ma dove andranno i nostri figli se il comune non garantisce il trasporto per le classi che escono prima dall'istituto? E se neanche la dirigente assicura, per mancanza di personale, la loro sorveglianza, cosa dobbiamo fare?” ha affermato una mamma preoccupata. Intanto la dottoressa Delfina Betonica ha assicurato che, almeno per l'anno 2010/2011 saranno garantiti i principali servizi scolastici e saranno salve anche le scuole delle frazioni. “Lavoreremo con il personale e le risorse che abbiamo”, ha affermato la dirigente.
irene ottaviani,
Preoccupazione per Pianello
Cagli “Faremo le barricate per garantire gli ultimi servizi che rimangono” ha affermato il sindaco Catena che sta realizzando un documento da sottoporre alla prossima conferenza dell'Anci. Anche i genitori si stanno attivando. “Iniziamo ad arrabbiarci – ha gridato un genitore dal pubblico – alziamoci e facciamoci sentire”. Una mamma della frazione di Pianello ha commentato: “Noi siamo favorevoli all'idea di realizzare un comitato di genitori e di fare una raccolta firme. Ma la nostra preoccupazione maggiore è rivolta alla scuola di Pianello, se dovesse chiudere i nostri figli dovrebbero fare ogni giorno 26 chilometri di strada”.
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