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Uomini e donne
diventano paesaggio
con Stanislao Pacus
Venerdì 30 luglio, a Palazzo Mochi Berardi Mochi-Zamperoli a Cagli, si inaugura la mostra dell'artista a 25 anni dalla prima esposizione nella sua città natale
Le opere in mostra provengono da collezione privata e comprendono disegni e acquerelli intitolati 'Il popolo del paesaggio'(1892-1985) e 'Vino' (1993), installazione ideata dall’artista per la Galleria BelloSguardo e realizzata per la prima volta in occasione di questa mostra. Nel catalogo della mostra, con testi anche di Fulvio Abbate, Giuliana Paganucci e Ettore Sordini, Erminia Gelso scrive: "Ci sono uomini e donne 'del paesaggio', come li chiamava lui… personaggi in fondo fatti 'di' paesaggio, perché sembra che alcuni dei loro corpi verdi abnormi siano modellati come le montagne e le colline dell’Appennino e che le linee nette dei contorni seguano il filo di qualche monte visto di lontano e ancora che le varie sfumature di verde ricordino le macchie delle diverse specie di alberi, non manto ma pelle".
"E guardando le sagome dei monti verso il Furlo sembra di poter scorgere un braccio enorme, una spalla gonfia, come se quegli omenoni si siano voluti distendere per riposarsi un poco, con le mani incrociate sul ventre e il naso all’insù". La mostra è organizzata in collaborazione con il Comune di Cagli, Assessorato ai beni Culturali e Attività Culturali, e l’Associazione Culturale BelloSguardo. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Info: Iat 0721 780773 - Ufficio Cultura 0721 780731 - Associazione BelloSguardo 0721 787390.
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