Il compositore rompe il silenzio durato tre anni e presenta l'album "In A Time Lapse"
A tre anni da "Nightbook" (750mila copie vendute nel mondo), il compositore Ludovico Einaudi presenta "In a Time Lapse". "E' un arco di tempo che include presente e futuro, i desideri", così Einaudi che dice la sua anche sulle classifiche dei cd ("Ci sono cose deprimenti") e i Coldplay ("Li ho amati ma il duetto anonimo con Rihanna non l'ho capito". Sanremo? "No, grazie". Tour dal primo febbraio al Comunale di Cagli e poi in tutto il mondo.
"In
A Time Lapse" è composto da quattordici brani ed è stato registrato in
un anno ed è stato registrato nell'ottobre del 2012 nel monastero di
Villa S.Fermo a Lonigo tra Verona e Vicenza.
Perché aspettare tre anni per incidere un nuovo album?
Sono stato impegnato in numerosi concerti in giro per il mondo. Poi ho iniziato ad aver bisogno di un luogo fisso, ho iniziato a rifugiarmi nei libri per poi comprendere la necessità di tornare all'essenza della vita. Ho ritrovato il piacere di osservare le piccole cose, anche della natura.
Insomma ha vissuto in isolamento totale?
Non proprio perché poi tornavo spesso a Milano a comporre, molti brani sono nati infatti a Milano. Questo album ha un percorso variegato dagli archi al pianoforte, passando per le percussioni e l'elettronica. Tutti e quattordici le composizioni sono legate tra loro. Non amo la concezione odierna della musica in "pillole" preferisco sempre ci sia un collegamento, un rimando. Mi piace l'idea della musica come trama, come fosse un film.
Un'idea di musica compatta e unica, anziché solitaria?
Faccio fatica a comprendere chi vive senza musica e della grande ricchezza interiore che può dare. Oggi vedo tanti pesci solitari in giro...
Si riferisce a qualche artista?
La top ten della classifica è deprimente. Ci sono grandi interpreti ma se poi ascolti i contenuti sono molto piatti. Ad esempio mi piacevano molto i primi cd dei Coldplay poi hanno fatto questo duetto con Rihanna... Una canzone anonima per far cosa? Cavalcare la moda del momento o avere più visibilità?
Perché in Italia c'è una fuga di "cervelli" musicali? Ad esempio è successo al compositore Dario Marianelli, unico italiano candidato agli Oscar, osannato all'estero.
In altri Paesi c'è un'attenzione culturale alla musica maggiore, lo si vede da tante sfaccettature anche da come i progetti musicali vengono proposti. Prendete ad esempio i siti di Amazon, ci sono delle diversità tra la versione inglese e quella italiana lampanti! Quest'ultima è povera di racconto e contenuti.
Qual è la causa?
La poca cura con cui viene trattata la musica a scuola.
Se Fabio Fazio dovesse invitarla a Sanremo, andrebbe?
No, rifiuterei l'invito. Non mi sentirei a mio agio, è un mondo che non mi appartiene.
A febbraio inizierà il suo tour, ci sarà qualche sorpresa?
Sul palco saremo in dodici con una ricca sezione di archi. A settembre torno a Mosca dove sono già stato e ho tenuto ben due date, visto il successo della prima. E poi a ottobre conto di andare in Cina.
Dopo la data zero del primo febbraio al Teatro Comunale di Cagli, partirà “In A Time Lapse Tour” e attraverserà lo stivale, proseguendo sabato 2 febbraio all’Auditorium Santa Chiara di Trento, il 4 al Filarmonico di Verona, il 5 al Teatro Duse di Bologna, il 6 al Carlo Felice di Genova. A seguire sabato 9 febbraio Einaudi suonerà al Teatro Regio di Parma, poi l’11 febbraio sarà a Torino al Teatro Regio, il 12 agli Arcimboldi di Milano, il 13 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, venerdì 15 al Teatro Verdi di Firenze, il 16 ad Ancona, al Teatro delle Muse e al Petruzzelli di Bari il 18.
Perché aspettare tre anni per incidere un nuovo album?
Sono stato impegnato in numerosi concerti in giro per il mondo. Poi ho iniziato ad aver bisogno di un luogo fisso, ho iniziato a rifugiarmi nei libri per poi comprendere la necessità di tornare all'essenza della vita. Ho ritrovato il piacere di osservare le piccole cose, anche della natura.
Insomma ha vissuto in isolamento totale?
Non proprio perché poi tornavo spesso a Milano a comporre, molti brani sono nati infatti a Milano. Questo album ha un percorso variegato dagli archi al pianoforte, passando per le percussioni e l'elettronica. Tutti e quattordici le composizioni sono legate tra loro. Non amo la concezione odierna della musica in "pillole" preferisco sempre ci sia un collegamento, un rimando. Mi piace l'idea della musica come trama, come fosse un film.
Un'idea di musica compatta e unica, anziché solitaria?
Faccio fatica a comprendere chi vive senza musica e della grande ricchezza interiore che può dare. Oggi vedo tanti pesci solitari in giro...
Si riferisce a qualche artista?
La top ten della classifica è deprimente. Ci sono grandi interpreti ma se poi ascolti i contenuti sono molto piatti. Ad esempio mi piacevano molto i primi cd dei Coldplay poi hanno fatto questo duetto con Rihanna... Una canzone anonima per far cosa? Cavalcare la moda del momento o avere più visibilità?
Perché in Italia c'è una fuga di "cervelli" musicali? Ad esempio è successo al compositore Dario Marianelli, unico italiano candidato agli Oscar, osannato all'estero.
In altri Paesi c'è un'attenzione culturale alla musica maggiore, lo si vede da tante sfaccettature anche da come i progetti musicali vengono proposti. Prendete ad esempio i siti di Amazon, ci sono delle diversità tra la versione inglese e quella italiana lampanti! Quest'ultima è povera di racconto e contenuti.
Qual è la causa?
La poca cura con cui viene trattata la musica a scuola.
Se Fabio Fazio dovesse invitarla a Sanremo, andrebbe?
No, rifiuterei l'invito. Non mi sentirei a mio agio, è un mondo che non mi appartiene.
A febbraio inizierà il suo tour, ci sarà qualche sorpresa?
Sul palco saremo in dodici con una ricca sezione di archi. A settembre torno a Mosca dove sono già stato e ho tenuto ben due date, visto il successo della prima. E poi a ottobre conto di andare in Cina.
Dopo la data zero del primo febbraio al Teatro Comunale di Cagli, partirà “In A Time Lapse Tour” e attraverserà lo stivale, proseguendo sabato 2 febbraio all’Auditorium Santa Chiara di Trento, il 4 al Filarmonico di Verona, il 5 al Teatro Duse di Bologna, il 6 al Carlo Felice di Genova. A seguire sabato 9 febbraio Einaudi suonerà al Teatro Regio di Parma, poi l’11 febbraio sarà a Torino al Teatro Regio, il 12 agli Arcimboldi di Milano, il 13 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, venerdì 15 al Teatro Verdi di Firenze, il 16 ad Ancona, al Teatro delle Muse e al Petruzzelli di Bari il 18.
Andrea Conti
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.