.

SOSTIENI CAGLI ALERT FAI UNA DONAZIONE

Guarda questo video PGR ti ringrazia


CAGLI ALERT

ARCHIVIO NOTIZIE CAGLIESI

CERCA NEL BLOG

sabato 19 gennaio 2013

"Fuggite la folla festosa e scegliete la Croce"






"Fuggite la folla festosa e scegliete la Croce"

Il vescovo richiama alla conformità celebrando i 60 anni di professione di suor Paola


Fuggire la folla che acclama, ma non arretrare davanti alla Croce. Voler essere come Gesù, secondo il vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola Armando Trasarti, è rispondere alla Chiamata. A Cagli per celebrare il 60esimo anniversario di professione di suor Maria Paola, monsignor Trasarti ha parlato di servizio, in un momento in cui molti puntano a essere serviti.

"Nella vita consacrata, quello che conta è la fraternità. Non esiste la chiamata a diventare badessa o vescovo: chi parte così, sbaglia in principio". Con un richiamo a mettersi al servizio che non è riservato ai religiosi. "Oggi suo Maria Paola rinnova le sue promesse al monastero, alla badessa e alle sue consorelle - ha detto il vescovo a San Pietro -, io ci sono, ma la mia presenza non è necessaria quanto quella delle consorelle". Ci ha tenuto, il vescovo, a richiamare l'anonimato, per essere come Gesù: quel Gesù che è famoso, ma fugge la folla che lo acclama e non arretra, però, davanti alla Croce, quel Gesù che si è fatto piccolo in un popolo altrettanto piccolo e martoriato dalla storia è l'esempio da seguire, per il vescovo. Quasi un richiamo a chi, in questo periodo, sceglie di impegnarsi in politica, ma anche a tutti gli altri. "Ogni cristiano deve accettare di portare la Croce - ha aggiunto - solo se vede la croce, se vede il peso, se si sente inadeguato. Non se vuole diventare o essere...".

Suor Maria Paola, intanto, il suo sì alla vita consacrata lo ha rinnovato con gioia. Originaria di Montalfoglio di San Lorenzo in Campo, il passo malfermo e la voce fioca dei suoi 86 anni li ha nascosti dietro al sorriso e alla voglia di raccontare una vita "conforme" e condivisa nell'anonimato con le consorelle. Sette, in questo periodo, nel monastero di San Pietro, uno dei due monasteri cagliesi di clausura.

ELISA VENTURI
QuiFlaminia



Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento.