Elisa Venturi
Polizia municipale, servizio in comune per altri tre anni
Il
31 dicembre saranno sei mesi. Sono quelli scelti per “sperimentare” il
servizio associato di polizia municipale. Un esperimento riuscito, visto
che la convenzione sarà prorogata per tre anni. Cagli, Acqualagna,
Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio sono i comuni che hanno deciso
di lavorare insieme, guardando a un futuro nel quale la voce di un
piccolo comune è troppo bassa per essere sentita. Un territorio vasto
chilometri (254 solo Cagli), quello da coprire con soltanto dieci agenti
full time e un part time, abitato da 18mila persone circa, metà delle
quali residenti a Cagli. "Abbiamo deciso di proseguire - spiega il
sindaco di Cagli Patrizio Catena -, intanto perché c'è l'obbligo di
gestione associata del servizio per i comuni con meno di 3mila abitanti e
poi perché, in questi periodi così difficili, i comuni più grandi hanno
il dovere di farsi carico dei problemi degli altri e imparare a
lavorare insieme", traendo reciproci vantaggi, pur se con qualche
difficoltà di gestione. Un percorso difficile per tutti, di più per
qualcuno, che si è scelto di sperimentare con il più delicato tra i
servizi comunali, perché trasversale, capace di toccare non solo la
sicurezza, ma anche commercio, cura del territorio e altro ancora. Con
un impatto anche all’esterno: si tratta sempre di polizia. In un
comprensorio abituato a delegare molto al vigile del comune, ad avere
tradizioni e manifestazioni, ma con un organico a disposizione che è
metà di quello necessario.
Difficoltà, Francesca Catullo, comandante dei vigili del Catria e
Nerone non le ha nascoste. "Lavoriamo per i funerali, che richiedono
diverse ore di servizio - ha detto - e spesso le manifestazioni che
richiedono la presenza del vigile si accavallano, come il 2 giugno o a
Natale. Ma se si impara a programmare come territorio e non come singoli
comuni, allora queste difficoltà si superano. Anche perché il personale
è molto disponibile, pur se metà rispetto al necessario: dieci agenti
full time e un part time su un territorio abitato da 18mila persone
circa, metà delle quali residenti a Cagli (che, da solo, ha
un'estensione di 254 km). Bisognerebbe andare verso la specializzazione,
ma con poco personale è difficile partecipare ai corsi di formazione.
Il problema principale è che si sono unite le debolezze, non le forze,
ma in sei mesi abbiamo fatto progressi”.
Superare i "campanili" non è mai facile, ma questa convenzione
"sperimentata" per soli sei mesi dimostra che è possibile. "Servirebbero
nuove assunzioni - aggiunge Catena -. Sono nei progetti, ma dobbiamo
cercare una soluzione, perché per ora sono impossibili. Ci stiamo
guardando intorno, però. Per ora abbiamo rinnovato la convenzione così
com'è, ma è rimodulabile".
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