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Cagli, restituzione della tariffa di depurazione: Pierfranceschi (Pdl) critica il sindaco
“Tale sentenza – scrive Pierfranceschi - dichiarava l’incostituzionalità dell’art. 14 della legge n. 36/1994 e dell’art. 155 del D. Lgs 152/2006 nelle parti in cui prevedevano che la quota di tariffa riferita al servizio depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.
Verificato che Aset ha provveduto a pubblicare sul proprio sito internet gli elenchi degli aventi diritto alla restituzione della quota di depurazione non dovuta suddivisi per località e riconoscibili mediante il codice utente e visto però che per verificare il nominativo degli utenti per avere diritto a tale restituzione Marche Multiservizi ha adottato invece un sistema complesso e macchinoso e non di facile comprensione per la moltitudine della popolazione e visto anche che l’AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n° 1 – Marche Nord – Pesaro e Urbino) con deliberazione di consiglio di amministrazione n. 14 del 13.09.2010 ha approvato gli elenchi degli utenti non serviti da impianti di depurazione ho pensato di fare richiesta al Sindaco, in considerazione anche del fatto che è membro dell’AATO quale rappresentate del comune di Cagli (Ente consorziato con una quota del 4,58 % inferiore solo ai comuni di Pesaro e Fano e circa uguale a quella del comune di Urbino e della Provincia che si aggirano sul 5%) di provvedere a richiedere e a pubblicare tale elenco.
Nel suo discorso il Sindaco affermava che i cittadini in difficoltà per conoscere se aventi diritto o meno a tale restituzione dovranno recarsi presso gli uffici comunali ed i dipendenti addetti provvederanno a tale verifica aumentando di conseguenza l’operato degli impiegati comunali. E visto inoltre che l’elenco secondo lui esiste già la richiesta risultava inutile e che quindi la mozione non poteva essere approvata.
Ora le considerazioni che vorrei fare sono le seguenti: se l’elenco esiste già perché non accogliere la mia richiesta al fine anche di dare un supporto da parte di più persone agli utenti in difficoltà? Se l’elenco esiste già perché Marche Multiservizi non provvede direttamente a stornare in bolletta agli utenti quanto hanno pagato e non dovuto?
Io credo che Marche Multiservizi, società a capitale misto pubblico e privato, abbia tutto l’interesse affinchè le giungano il minor numero di domande di restituzione possibili al fine di dover rimborsare il meno possibile visto. Questa è un’operazione poco trasparente che non va nell’interesse dei cittadini: il sindaco dovrebbe essere organico ai cittadini e non al partito.
Comunque io sono sempre a disposizione di quegli utenti che abbiano bisogno di sapere come fare per avere quanto dovuto”.
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