Calendario venatorio 2011-2012: disposizioni precise per lo storno
“L’attività venatoria – sottolinea Petrini - condotta con prudenza,  rispetto delle regole, degli agricoltori e delle loro colture,  dell’ambiente, trova anche per la stagione 2011 – 2012, puntuale  disciplina nel calendario approvato. Questo tiene conto delle diverse  esigenze rappresentate dalle categorie interessate e coniuga le istanze  di tutela faunistico ambientale con un esercizio venatorio equilibrato e  responsabile da parte dei cacciatori".
Il calendario tiene presenti le prescrizioni dell’Ispra e le tutele  nelle Zone di protezione speciale, oltre che nei Siti di importanza  comunitaria. Per quanto riguarda le specie impattanti, in particolare  gli ungulati, argomento sempre più d’attualità per i danni provocati  all’agricoltura, alla circolazione stradale e non solo, il calendario  approvato prevede disposizioni specifiche. In particolare, per quanto  riguarda il cinghiale la singola Provincia regolamenta l’attività in  forma collettiva e individua le zone di caccia sulla base dei censimenti  e dei piani di abbattimento che devono essere trasmessi alla Regione 15  giorni prima dell’inizio del prelievo. Inoltre la Giunta regionale  potrà disporre ulteriori giornate di caccia da effettuarsi nel mese di  gennaio 2012, se non vengono raggiunti gli obiettivi prefissati dai  piani di abbattimento provinciali”. Per quanto riguarda le singole  specie cacciabili, questi i dettagli. Tortora: dal 3 settembre al 30  novembre; merlo: dal 3 settembre al 31 dicembre; colombaccio: dal 3  settembre al 30 gennaio 2012; ghiandaia, gazza, cornacchia grigia: dal 3  settembre al 29 gennaio 2012; lepre, coniglio selvatico, pernice rossa,  starna, fagiano: dal 18 settembre al 7 dicembre; quaglia, allodola: dal  18 settembre al 31 dicembre, volpe, tordo bottaccio, cesena, tordo  sassello, germano reale, codone, mestolone, marzaiola, folaga, alzavola,  canapiglia, fischione, moriglione, moretta, pavoncella, beccaccino,  gallinella d'acqua, porciglione, frullino, combattente: dal 18 settembre  al 30 gennaio.
Relativamente al cinghiale: dal 16 ottobre al 15 gennaio 2012. Come  ricordato dal Vice presidente, la Giunta regionale potrà disporre  ulteriori giornate di caccia per gennaio 2012, se non vengono raggiunti  gli obiettivi prefissati dai piani di abbattimento presentati dalle  Province. Coturnice: dal 2 ottobre al 20 novembre; beccaccia: dal 2  ottobre al 31 dicembre; dal 1° gennaio al 22 gennaio 2012, con eventuale  sospensione del prelievo con temperature medie al disotto dello zero  termico oltre 4 giorni consecutivi o presenza continuativa di neve al di  sopra dei 300 metri per più di tre giorni o presenza uniforme di  terreni innevati sul livello del mare oltre le 48 ore. Le specie  elencate sono cacciabili in settembre: sabato 3 – domenica 4 - domenica  18 – mercoledì 21 – sabato 24 – domenica 25 – mercoledì 28. In ottobre,  dal 1 ottobre al 30 gennaio 2012: tre giorni a scelta del cacciatore,  esclusi martedì e venerdì, fermo restando che il prelievo delle specie  lepre, fagiano, starna, coturnice, pernice rossa e coniglio selvatico è  consentito nelle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica. Dal 1°  ottobre al 30 novembre: la caccia da appostamento alla selvaggina  migratoria è consentita per altri due giorni a settimana con esclusione  comunque del martedì e del venerdì. Per quanto riguarda gli orari, nei  giorni 3 – 4 settembre, è consentito il prelievo di tortora,  colombaccio, merlo, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza: dalle 5.30 alle  12,00. Il calendario prevede poi ulteriori prescrizioni per la caccia  da appostamento.
La Giunta regionale, sempre su proposta del vicepresidente Petrini, ha  poi approvato specifiche disposizioni relative al prelievo dello storno.  L’atto, corredato da un dettagliata analisi sui danni alle varie  colture causato da questa specie. “Il danno complessivo nella regione  Marche – riferisce Petrini - attribuibile allo storno è di quasi 48mila  euro per il 2010. Tenendo conto che il danno attribuito alla stessa  specie nel corso del 2009 risultava di quasi 38mila euro, si può notare  un incremento del danno di oltre il 20 per cento, con un trend di  crescita per il 2010 quasi triplo rispetto al biennio precedente.  Inoltre va considerato che maggiormente colpita – circa il 40 per cento –  è la vite, coltura particolarmente importante per la vocazione vinicola  delle Marche”. Di qui la decisione della Giunta regionale di  consentire, come previsto dalle norme europee, in collaborazione con  l’Osservatorio faunistico regionale e con l’Università degli studi di  Urbino, il prelievo in deroga solo con il sistema dell’appostamento,  senza l’utilizzo dei richiami di qualsiasi tipo, entro il raggio di 100 m  da vigneti, oliveti e frutteti con frutti pendenti nei giorni di  apertura anticipata della caccia previsti dal calendario venatorio e nel  periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 18 dicembre  2011.
In particolare il prelievo in deroga dello storno sarà ammesso esclusivamente nei seguenti territori comunali: Provincia di Ancona: Ancona, Arcevia, Castelbellino, Castelfidardo, Jesi, Loreto, Mergo, Osimo, Ostra, Ripe, Senigallia; Provincia di Ascoli Piceno: Folignano, Monteprandone, San Benedetto del Tronto; Provincia di Fermo: Fermo, Massa Fermana, Montegiorgio, Montottone, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare, Torre San Patrizio; Provincia di Macerata: Civitanova Marche, Corridonia, Mogliano, Montelupone, Morrovalle, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati; Provincia di Pesaro-Urbino: Cagli, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Gradara, Marotta, Mondolfo, Montelabbate, Pergola, Pesaro, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Serrungarina, Tavullia. Il prelievo dello storno sarà consentito solamente a chi ne farà specifica richiesta al comune di residenza. Infine, il prelievo in deroga da appostamento dello storno nei giorni di apertura anticipata della caccia stabiliti dal calendario venatorio, potrà avvenire solo limitatamente ai territori comunali indicati, fermo restando il divieto di abbattimento nei territori sottoposti a divieto di caccia e nelle Zps.



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